Conosci la Coca-Cola?
Kola Acuminata
Fra le piante che contengono caffeina possiamo annoverare anche la cola. La cola acuminata è un albero della zona equatoriale africana spontaneo dalla Sierra Leone fino al Congo e Guinea. Alto da 6 a 12 metri, produce un frutto oblungo, coriaceo, di circa 12-20 cm che contiene 5 o 6 semi. I semi, ovoidali, lunghi da 2 a 2,5 cm, variano se freschi dal colore giallo al rosso.
Vengono raccolti due volte l’anno e conservati in modo da preservarli dall’evaporazione.
Principi attivi sono la colonnina (rosso di cola), la caffeina, teobromina, acido tannico.
E’ un tonico nervino, la sua azione è dovuta alla caffeina. In Africa i semi vengono masticati per ottenere forza e attutire il senso di fame.
Chi non conosce la Coca-Cola?
E’ una bevanda diffusissima, analcolica, preparata con estratti di foglie di coca, previa eliminazione della cocaina, e noce di cola con aggiunta di zucchero, caramello, oli essenziali e anidride carbonica.
Coca (Erythroxylon Coca)
La Coca è un arbusto proprio delle regioni montuose a clima dolce-umido dell’America meridionale (Bolivia, Perù, Cile), è coltivato nei Tropici ed in molte varietà colturali.
Le sue foglie sono medicinali (Folia C.) perché contengono alcaloidi, il più noto è la cocaina (0.5/1%). E’ un albero di circa 2-3 metri di altezza con corteccia scura, foglie ovali, lanceolate, alterne, vellutate. Il frutto è una drupa rossa.
Allo stesso genere appartiene Erythroxylon areolatum, dalla cui corteccia si estrae un colorante rosso (come si può capire dal nome).
Da tempo gli indigeni sudamericani conoscono le proprietà delle foglie di coca, come ausilio per sopportare fame, sete, stanchezza. Le foglie vengono masticate direttamente con calce e cenere.
La storia della Coca-Cola
Tutti conosciamo la Coca Cola, una bevanda diffusissima, famosa nel mondo.
Come è nata la Coca-Cola? E’ nata come medicina, per alleviare il mal di testa.
Un farmacista di Atlanta in Georgia (Stati Uniti) è l’inventore della Coca-Cola. Siamo nel 1886 e il farmacista John Stith Pemberton pensa di inventare un rimedio per il mal di testa. Produce uno sciroppo a base di estratti vegetali e noci di cola che sono i semi dell’albero della Kola acuminata.
La cola contiene caffeina. Alcuni farmaci usati per la cura del mal di testa contengono caffeina: Cafergot® (caffeina-ergotamina) ormai abbandonato e il più recente Tachicaf® (130mg di caffeina e 1 gr di paracetamolo) Gli altri analgesici (Neocibalgina®, Neooptalidon®, Neonevral®, Saridon®) contengono 25 mg di caffeina, molto al di sotto dello standard richiesto.
Tornando al nostro farmacista di Atlanta, si accorse che aggiungendo allo sciroppo della soda, si otteneva una bevanda dissetante, oggi la più famosa al mondo, la cui formula segreta è custodita in una cassetta di sicurezza di una banca di Atlanta.
Nella formula originaria, la Coca-Cola conteneva anche una esigua quantità di cocaina proveniente dalle foglie di coca. Nel 1903 questa componente fu rimossa dalle foglie con un procedimento chimico simile a quello usato per decaffeinare il caffè crudo.
Una curiosità: a breve sarà possibile bere un caffè decaffeinato naturale.
Alcuni ricercatori brasiliani infatti hanno creato mediante l’incrocio di 300 piante provenienti dall’Etiopia, tre arbusti di caffè privo di caffeina.
Immagine in anteprima: Monica SilvaMonica Silva@monicasilvaFollow@monicasilva