Gravidanza e salute delle vene
Nell’ultimo articolo sulle vene abbiamo osservato che le affezioni venose sono considerate oggi “una malattia sociale”.
Una donna su due ed un uomo su quattro soffre di vene varicose, chiamate in termine medico varici.
Già nei bambini e negli adolescenti i medici osservano vene varicose di leggera e media entità e disfunzioni del flusso sanguigno nelle gambe.
Le vene varicose sono sintomi visibili e percepibili di un equilibrio spezzato tra il flusso arterioso ed il ritorno venoso.
A causa di questo disequilibrio il ritorno sanguigno a partire dalle gambe viene rallentato per cui la pressione nelle vene aumenta e queste si dilatano.
In questo modo pareti e valvole delle vene vengono danneggiate ed il ritorno del sangue funziona sempre peggio, ha quindi inizio un circolo vizioso.
Se il sangue non riesce più a scorrere perfettamente nel sistema vascolare, sulle pareti interne dei vasi si formano dei depositi che possono causare il restringimento o addirittura l’ostruzione totale del lume dei vasi (trombosi).
L’irrorazione di sangue ai tessuti e agli organi non funziona più in modo ottimale.
Le scorie non vengono più eliminate in misura sufficiente. Nel peggiore dei casi, questa disfunzione nell’eliminazione delle scorie può portare alla formazione di ulcere (ulcus cruris venosum) che, costantemente infettate, sono dolorose.
Se non vengono curate adeguatamente le conseguenze possono essere molto gravi.
Non basta: secondo le statistiche ogni anno 25.00 persone muoiono di embolia polmonare causata per lo più da una trombosi venosa alle gambe.
Sopratutto nel periodo delle vacanze i mass-media riportano notizie su casi di “trombosi da viaggio”: per un’occlusione venosa alle gambe (provocata ad esempio da lunghe ore trascorse seduti allo stretto in condizioni ambientali sfavorevoli come in un aereo) si può persino arrivare ad un’embolia polmonare talvolta mortale, parleremo di questo prossimamente in uno speciale a riguardo.
Spesso le vene varicose sono il primo segnale di un affezione venosa.
Circa l’80% di tutti i pazienti con vene varicose hanno genitori o nonni con lo stesso problema.
Ma anche chi non è predisposto geneticamente deve prestare attenzione ai segnali del proprio corpo per riconoscere tempestivamente eventuali disfunzioni venose.

Fattori di rischio
I fattori di rischio che possono provocare l’insorgere di affezioni venose agli arti inferiori sono numerosi:
- familiarità per insufficienza venosa o anomalia venosa congenita;
- obesità/sovrappeso;
- stare seduti od in piedi per lungo tempo;
- uso di alcol o nicotina;
- assunzione di farmaci ormonali (pillola, in gravidanza, ect.);
- sollevamento e trasporto pesi;
- indumenti attillati;
- bagni caldi ed intensa esposizione al sole;
mettono in pericolo le vostre gambe.
Sintomi di malattie venose
La malattia venosa si manifesta con sintomi tipici:
- gambe pesanti, stanche o gonfie,
- sensazione di calore alle gambe;
- prurito, crampi o sensazione di tensione;
- dolori lancinanti o acuti ai polpacci;
- gonfiori alla caviglia;
- varici
Chi riconosce uno o più di questi segnali di allarme deve rivolgersi al medico per un consiglio. La malattia venosa non è un destino ineluttabile, se si riconosce e si cura per tempo se ne evita la progressione.

Gravidanza e salute delle gambe
La gravidanza è un particolare fattore di rischio per il sistema venoso.
Durante questo periodo, infatti, da un lato le vene devono trasportare un volume di sangue di circa il 20 percento superiore, dall’altro l’ormone chiamato progesterone viene prodotto in quantità maggiore.
Questo ormone ha il compito di rendere elastico il tessuto dell’utero, ma al tempo stesso svolge un effetto negativo sulle pareti delle vene che sono più dilatabili e perdono tensione.
Inoltre l’utero, che si fa sempre più grosso, impedisce notevolmente il ritorno venoso nella zona del bacino esercitando a questo livello una pressione sulle vene.
Conseguenza: aumenta il pericolo di varici e vene varicose.
In una donna su due che diventa madre per la prima volta compaiono le vene varicose. Durante la gravidanza è perciò particolarmente importante adottare misure preventive.
In questo periodo di tempo relativamente breve si può combattere efficacemente l’insorgere di futuri danni alle vene, forse irreparabili.
Le calze medicali compressive sono l’aiuto ideale per evitare i fastidiosi fenomeni che accompagnano la gravidanza. Dovreste portarle a partire dalla dodicesima settimana. In questo modo potrete godervi appieno questo periodo meraviglioso.
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