Scrub, gommage o peeling? Preparazione a sole e ceretta a casa
Arriva l’estate ed è ora di provvedere alla cura di sé.
Ridonare freschezza alla pelle e sistemare la depilazione.
Quale migliore occasione per un rinnovamento cellulare?
Parliamo di esfoliazione meccanica e chimica.
Prima di tutto va sottolineato che il rinnovamento dell’epidermide in persone giovani è più rapido che per le pelli mature.
Il ciclo medio di rinnovamento dell’epidermide è di 28 giorni, per le pelli più giovani può essere addirittura di una ventina di giorni e per le più mature quasi quaranta giorni.
In questo tempo le cellule più profonde dell’epidermide, dette cheratinociti, spingono verso la superficie gli strati soprastanti e le cellule superficiali, oramai scaglie cheratiniche avitali, si desquamano in maniera naturale e lasciano lo spazio a cellule più recenti.
Peeling chimici
Acido glicolico, acido mandelico, acido salicilico, acido lattico…
Questi peeling si avvalgono della loro peculiarità chimica: sono più acidi della nostra pelle. Il NMF (natural moisturising factor), cioè quella sostanza che riveste le cellule superficiali dell’epidermide, ha carattere debolmente acido. Gli acidi appena citati sono maggiormente acidi e permettono di rimuovere un numero maggiore di cheratinociti morti sulla superficie cutanea rompendo i legami che li uniscono.
L’acido glicolico, uno dei peeling più famosi, è un alfa idrossiacido, molecola piccola, possiede proprietà corrosiva (ovviamente va individuata la gradazione di utilizzo) ed un discreto potere irritante oltre che fotosensibilizzante.
Il fatto che sia fotosensibilizzante va tenuto in considerazione in estate, significa che tende a promuovere la formazione di macchie sulla pelle, motivo per cui è un peeling che si utilizza prevalentemente in inverno.
L’acido mandelico, uno dei miei preferiti, è un alfa idrossiacido, lavora in maniera progressiva e non immediata come il glicolico, possiede potere irritante scarsissimo e non fotosensibilizzante, ne va da sé che possiede notevoli vantaggi rispetto al glicolico.
L’acido salicilico è un cheratolitico, scioglie i cheratinociti superficiali e permette una maggior desquamazione, spesso utilizzato per gli ispessimenti cutanei ad elevate concentrazioni. Ispessimenti come verruche piane, duroni o in associazione ad acido lattico per estirpare verruche.
L’acido lattico è utilizzato più spesso come tampone lattato per stabilizzare il ph di numerose soluzioni oppure per correggere l’acidità.
Esiste anche la categoria dei peeling enzimatici, il meccanismo si avvicina al peeling chimico con scarse controindicazioni.
Scrub e gommage meccanici
Ciò che differenzia uno scrub da un gommage è la granulometria delle particelle utilizzate per formularlo e, di conseguenza, il potere esfoliante.
Lo scrub in genere è più potente di un gommage.
Ad oggi si sta abbandonando l’uso delle particelle di plastica per formulare gli scrub, in favore di sostanze naturale come noccioli triturati, minerali puri come il quarzo, zucchero granulare, sale granulare, farine di cereali o di fiori, cere solide, argille.
Viso: E’ una questione di tempi e di delicatezza..
Dato che i tempi di rinnovamento cellulare dell’epidermide di una adolescente sono rapidi, come abbiamo visto, ha poco senso effettuare uno scrub meccanico intenso.
Su una pelle giovane ha un impatto migliore un peeling chimico delicato, come un acido mandelico per sfiammare o asciugare imperfezioni.
Su una pelle matura invece anche lo scrub meccanico è il più indicato perché aiuta a levigare i segni del tempo e stimolare la circolazione sanguigna permettendo un miglior trofismo dei tessuti.
Corpo: preparazione ceretta e sole
Sul corpo va benissimo uno scrub meccanico a tutte le età, dal più delicato al più incisivo, va scelto in base al tipo di pelle e va eseguito anticipando di qualche giorno l’esposizione al sole oppure la ceretta. Si ripete con cadenza da individuare a seconda del tipo di pelle.
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Immagine copertina di wavebreakmedia