Videointervista alla dott.ssa Anna Caldiroli sui Regolamenti REACH e CLP
In ambito materie prime due regolamenti rappresentano le basi di partenza: il regolamento REACH e il CLP.
La dottoressa Anna Caldiroli si occupa di questi temi da anni e ci può aiutare a comprendere meglio di cosa si tratta.
Regolamento REACH
Il regolamento REACH ((CE) n. 1907/2006) è un regolamento dell’Unione europea (UE) adottato per migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente dai rischi che possono derivare dall’esposizione alle sostanze chimiche.
Si applica in linea di principio a tutte le sostanze chimiche, sia quelle utilizzate nei processi industriali, che quelle di uso quotidiano, come i prodotti per la pulizia, le vernici o ancora gli ingredienti usati per la formulazione di prodotti cosmetici.
Il regolamento REACH si applica anche a quelle sostanze presenti in “articoli“ quali indumenti, mobili, elettrodomestici o il packaging in cui sono confezionati i prodotti di consumo. Per tale motivo questo regolamento ha un impatto sulla stragrande maggioranza delle aziende.
Non solo quindi le aziende che trattano sostanze chimiche sono coinvolte, ma anche quelle che si occupano di altro, come ad esempio di articoli e non solo quelle esclusivamente in ambito industriale, perché il regolamento si occupa anche di valutare l’impiego delle sostanze da parte di utilizzatori professionali e consumatori assicurando che l’uso avvenga in condizioni di rischio controllato.
Tra i vari obblighi imposti dal Regolamento REACH, sicuramente uno molto sentito dalle imprese è rappresentato dalla registrazione: ai registranti è richiesto di realizzare per oggi sostanza fabbricata o importata un dossier contenente un ammontare di informazioni sulle propreità di tale sostanza (chimico-fisiche, tossicologiche ed ecotossicologiche), variabile in relazione alla fascia di tonnellaggio, gli usi identificati della sostanza e l’evidenza che tale sostanza è impiegata in condizioni di sicurezza. L’Agenzia che si occupa di raccogliere, pubblicare e valutare tali informazioni è l’ECHA (Agenzia Europea per la Chimica).
Altri obblighi riguardano ad esempio la verifica del rispetto di restrizioni d’uso per alcune sostanze, l’accertamento di eventuali esenzioni dalla registrazione, la valutazione delle sostanze che costituiscono un articolo in particolare per le note sostanze SVHC di Candidate List cioè per sostanze altamente preoccupanti in virtù della loro pericolosità e la relativa comunicazione specifica al destinatario dell’articolo di informazioni tali a consentire la sicurezza d’uso dell’articolo; restando nell’ambito della comunicazione verso valle, la redazione e distribuzione di schede dati di sicurezza per sostanze e miscele pericolose o che contengono ingredienti pericolosi o di schede informative, che dovranno essere coerenti con il contenuto dell’eventuale dossier di registrazione.
Regolamento CLP
Il regolamento sulla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio CLP ((CE) n. 1272/2008) ha lo scopo di garantire un elevato livello di protezione della salute e dell’ambiente, nonché la libera circolazione di sostanze e miscele.
Il regolamento CPL è applicabile a tutti comparti e impone ai fabbricanti, agli importatori e agli utilizzatori a valle di sostanze o miscele di classificare, etichettare e imballare quelle pericolose in modo adeguato prima della loro immissione sul mercato.
Uno dei principali obiettivi del regolamento CLP è valutare se una sostanza o miscela – secondo i criteri stabiliti – presenta proprietà che permettono di classificarla come pericolosa, attività preliminare alla comunicazione dei pericoli, a tutti gli attori della catena d’approvvigionamento, attraverso i contenuti dell’etichetta e la scheda dati di sicurezza. Il regolamento CLP si interseca con il regolamento REACH.
Un’altra importante attività richiesta da questo regolamento riguarda l’obbligo di notifica all’inventario C&L mantenuto dall’ECHA (Agenzia Europea per la Chimica) delle informazioni relative alla classificazione e all’etichettatura delle sostanze che immettono sul mercato.
Recentemente il regolamento CLP è stato aggiornato per la parte che mette in atto le prescrizioni in materia di informazioni da fornire ai centri antiveleno dell’UE. E’ stata introdotto anche l’ identificatore unico di formula (UFI) da apporre sull’etichetta delle miscele, per creare un legame inequivocabile tra una miscela classificata come pericolosa per gli effetti chimico-fisici o sulla salute umana, immessa sul mercato e le informazioni messe a disposizione per la risposta di emergenza sanitaria.
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