Non chiamatele flessioni
“Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.” Cit. W. Shakespeare.
Ok però i push up sono in push up e le flessioni sono tutt’altro
Non chiamatele flessioni!!
Chi non ha mai ha fatto a gara con un amico su quante fl…fless…flessio… scusate non riesco proprio a dirlo.
Ok ci riprovo…. Chi non ha mai ha fatto a gara con un amico su quante flessioni si riescono ad eseguire?
Fatto questo tuffo nel passato, che rappresenta certamente un ricordo per molti di noi uomini di quando eravamo ragazzini, posso affermare con cognizione di causa che i piegamenti sulle braccia o push up sono una cosa, le flessioni sono un’altra.
Si definiscono piegamenti quei movimenti che permettono il passaggio di un arto da un atteggiamento lungo ad uno breve mantenendo contatto con un piano di appoggio.
Le flessioni invece rappresentano un analogo movimento, svolta dalle braccia o dalle gambe, però senza il contatto con una superficie.
Gli americani hanno un vero culto per i push up e se vi ricordate qualche film dei marines, il sergente capo prende la recluta e dice.: “FAMMENE 100!!” e la recluta si butta a terra e parte cercando di eseguirne il più possibile.
Come vedete i push up o piegamenti sulle braccia sono trasversali, passano dall’adolescenza, all’età più adulta passata nei centri fitness o addirittura sono presenti nei film premi Oscar.
Si tratta di un esercizio troppo spesso eseguito male, ma fondamentale per allenamento a corpo libero della parte superiore del corpo.
Una caratteristica fondamentale da tenere in considerazione è che le braccia devono essere vicino al busto sia nella fase di salita che quella di discesa.
Gli errori più comuni per quanto riguarda l’esecuzione sono:
1: eseguire i push up a braccia larghe: è un errore perchè così facendo si crea uno stress esagerato sull’ articolazione scapolo omerale.
2: Eseguire dei mezzi movimenti con la presunzione di eseguirli bene, magari cercando di raggiungere un numero elevato di piegamenti, fa in modo che questi siano praticamente quasi inutili, poiché il movimento è incompleto e, inoltre, l’ esecuzione parziale aumenta azioni cifotizzanti del pettorale, che proprio per questo accentua un atteggiamento cifotico del soggetto.
3: Cercare di sollevare solo la parte superiore del corpo lasciando quasi a terra le gambe.
In quest’ultimo caso non solo la difficoltà dell’esercizio viene dimezzata, ma l’azione che si crea con l’ antiversione del bacino può arrecare danni ai dischi intervertebrali delle vertebre lombari.
Detto questo, vediamo la corretta esecuzione dei push-up passando per tre differenti esercizi, dal più semplice al più complesso:
- variante semplice con appoggio sulle ginocchia, utile per iniziare ad eseguire i piegamenti sulle braccia anche da parte del pubblico femminile;
- la versione standard con appoggio delle mani e dei piedi a terra;
- alla variante difficoltosa degli spider push up per i più temerari.
Buon allenamento e da oggi non chiamatele più flessioni.
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Fabio Mingirulli personal trainer a casa tua
Immagine copertina: Di Dean Drobot papà con bimbo
Atleta: Di Ivanko80