Rischio microbiologico dei prodotti ricaricabili: cosa sapere
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una sempre maggior sensibilità verso temi come il cambiamento climatico e la gestione dei rifiuti e con essa sono aumentate anche la richiesta e l’offerta di prodotti con packaging considerati più “sostenibili” di quelli tradizionali, come i prodotti ricaricabili.
Il tipo di ricarica può essere di diverso tipo:
– trasferimento del prodotto da altro contenitore (travaso): il prodotto viene trasferito da una ricarica (mono- o multi-) ad un altro contenitore o dispenser. Sono cosmetici di questo tipo i cosmetici “sfusi” o “alla spina”, i cosmetici con busta di ricarica e i cosmetici nei dispenser a muro come i saponi mani nei bagni pubblici o i prodotti per la doccia in hotel e spa.
– ricarica a rimpiazzo: prevede un packaging robusto e riutilizzabile nel quale viene inserito un contenitore più piccolo e/o sottile come un vasetto, un sacchetto o una capsula che di solito rimane sigillato fino al momento della ricarica.
I cosmetici ricaricabili rappresentano una sfida dal punto di vista tecnico, in particolare i punti critici sono il rischio di contaminazione microbica, la sicurezza, l’integrità del packaging, la funzionalità e la stabilità.
Fattori critici per il rischio microbiologico
La contaminazione microbiologica di un prodotto può avvenire per il contatto ambiente-prodotto o uomo-prodotto, durante il processo produttivo, durante la fase di manipolazione e stoccaggio o durante l’uso.
Nella valutazione del rischio microbiologico dei cosmetici ricaricabili è importante tenere in considerazione i vari scenari (ovvero quelli “ragionevolmente prevedibili”) che si possono verificare durante la vita del prodotto. Ogni scenario ha un rischio microbiologico diverso e le variabili da tenere in considerazione sono tantissime. I fattori più critici sono il tipo di packaging, le modalità di lavaggio, il tipo di ricarica e l’uso del prodotto.
Tipo di packaging dei prodotti ricaricabili
Il packaging che verrà riempito può essere quello “originale” fornito dal brand oppure uno scelto dal consumatore, nuovo o già utilizzato ad esempio per contenere cosmetici, cibo, prodotti per la pulizia della casa. Il packaging, a seconda della sua forma, dei suoi componenti e delle sue dimensioni può proteggere più o meno efficacemente il prodotto. Dal punto di vista tecnico per i cosmetici ricaricabili può essere difficile combinare funzionalità, estetica e sicurezza.
Lavaggio dei prodotti ricaricabili
La fase di lavaggio del contenitore prima del riempimento, se previsto, è un fattore critico poiché è possibile che nelle parti più difficili da asciugare come pompe e ugelli rimangano acqua o residui di detergenti o altri prodotti come sostanze organiche o biofilm) che hanno impatto sulla sicurezza microbiologica.
Tipo di ricarica
Il rischio microbiologico cambia se la ricarica viene effettuata dal consumatore o da un operatore del punto vendita oppure se avviene per trasferimento ad un contenitore o se è di tipo “a rimpiazzo”.
Uso del prodotto
I cosmetici ricaricabili possono avere destini anche molto diversi tra loro. Ad esempio alcuni vengono commercializzati per l’utilizzo a casa da parte di un solo consumatore, altri installati in
luoghi umidi e utilizzati ripetutamente da consumatori diversi (come nel caso dei dispenser di cosmetici nei luoghi pubblici).
Riduzione del rischio microbiologico dei prodotti ricaricabili
Dato che le criticità microbiologiche possono essere dovute a diversi fattori, per ridurre il rischio microbiologico dei cosmetici ricaricabili è necessario agire su più fronti.
Formula
Caratteristiche intrinseche come presenza di conservanti, valore di pH, presenza di acqua libera e presenza di ingredienti specifici possono rendere il prodotto più o meno resistente alla contaminazione microbica. Il sistema conservante, se presente, deve essere sufficientemente robusto da resistere a stress microbiologici ripetuti. Purtroppo non è sempre semplice individuare un sistema conservante ottimale, poiché molti conservanti sebbene considerati sicuri dall’SCCS (Scientific Committee on Consumer Safety) di fatto non vengono impiegati perché non incontrano le esigenze del mercato “green”.
Packaging
Il packaging ha il ruolo non solo di attirare il consumatore ma anche di proteggere il prodotto e ridurne l’esposizione ad ambiente ed utilizzatore, contribuendo in modo significativo a ridurre il rischio di contaminazione microbiologica. Più al consumatore è concesso interagire a fondo con il prodotto, più il rischio microbiologico sarà alto. Anche il formato ha una certa importanza: contenitori più grandi vengono utilizzati per un tempo maggiore e quindi aumenta il numero di stress microbici che devono sopportare. La presenza di umidità e microrganismi nell’ambiente aumentano il rischio di contaminazione se il packaging non protegge il prodotto in modo efficace. I dispenser a muro con ricarica dall’alto e leva di erogazione posizionati nei bagni pubblici sono tra i prodotti a rischio microbiologico più alto, mentre i prodotti con ricarica a rimpiazzo o i dispenser automatici chiusi (che non permettono l’apertura dall’alto da parte dell’utente) hanno rischio microbiologico più basso.
Le parti di cui è composto il contenitore (ugelli, pompe, sacche, tappi, applicatori…) e la facilità di apertura sono cruciali, poiché influenzano il grado di protezione del prodotto, la facilità delle operazioni di pulizia e la possibilità di manomissione. In particolare gli applicatori che rimangono a contatto con il prodotto come gli scovolini dei mascara, le sfere metalliche e le spugnette possono raccogliere microrganismi, umidità, sebo e particelle e le concentrano nel prodotto portando ad un rischio maggiore di contaminazione e di infezione.
Infine anche i materiali impiegati per il packaging non sono da sottovalutare: quelli naturali come fibre, spugne e legno sono quelli più richiesti nei prodotti “sostenibili” ma anche quelli che hanno un maggior rischio microbiologico poiché anche se trattati e decontaminati possono avere pori, irregolarità, sostanze organiche e umidità residua che favoriscono la crescita microbica.
Messa a punto di adeguati protocolli di pulizia dei prodotti ricaricabili
Come per tutti i prodotti cosmetici l’igiene del processo produttivo è fondamentale per ridurre il rischio di contaminazione. Per produrre formati ricaricabili può essere necessario modificare impianti, attrezzature e protocolli. In particolare se è previsto il lavaggio prima del riempimento del contenitore primario o del dispenser è opportuno validare le procedure e stabilire modalità e frequenza.
Test di laboratorio per la valutazione della sicurezza dei prodotti ricaricabili
Visto quanto possono essere fragili dal punto di vista microbiologico i prodotti ricaricabili, i test classici per la valutazione microbiologica dei prodotti ricaricabili possono non essere adatti ed è quindi consigliato effettuare test più stressanti, cercando di simulare l’uso da parte del consumatore.
La scelta dei test da effettuare si fa caso per caso, in base al prodotto, alle sue criticità ed al suo rischio microbiologico, ma possiamo dare indicazioni di carattere generale.
Per la valutazione della stabilità microbiologica gli inoculi ripetuti e ravvicinati nel tempo possono simulare meglio lo stress microbiologico a cui sono sottoposti alcuni prodotti ricaricabili. E’ consigliabile effettuare il challenge test su più specie microbiche di quelle previste dalla ISO 11930 o dalla farmacopea europea e fissare limiti di accettabilità più stringenti rispetto a quelli indicati nel Criterio A. E’ possibile completare le informazioni date da questi test con analisi microbiologiche sui prodotti invecchiati e in uso. Se viene sviluppato un sistema di lavaggio e riempimento insieme al prodotto, anch’esso deve essere sottoposto a test microbiologici.
Anche i test di compatibilità e adeguatezza del packaging devono essere più stressanti poiché il contenitore primario dei cosmetici ricaricabili ed i contenitori delle ricariche devono essere sufficientemente robusti e protettivi da resistere a più manipolazioni. Oltre ai test di resistenza meccanica dell’imballaggio è opportuno effettuare test di stabilità più severi, utilizzando temperature più alte, diversi range di umidità e tempi maggiori di esposizione alla luce, valutando sia il rilascio di sostanze dal packaging al prodotto che l’assorbimento da parte della formula. I test accelerati a breve termine possono risultare poco predittivi. Se è previsto il lavaggio del contenitore va tenuto in considerazione: bisogna testare la compatibilità del packaging con il sistema di lavaggio, con diversi detergenti e per operazioni ripetute.
COSMETOVIGILANZA
Negli ultimi anni sono stati sviluppati tanti tipi di contenitori ricaricabili, dai diversi design e materiali. Per molti di questi prodotti, essendo appunto una novità, non si hanno dati post-market sul loro comportamento. Mancano sia i dati in letteratura che i dati dovuti all’esperienza aziendale che esistono invece per i packaging tradizionali. Ciò rende più difficile fare delle previsioni accurate sulla suscettibilità del prodotto ai microrganismi e sulla stabilità generale. Per questo motivo oltre ad effettuare test più approfonditi e stressanti sul prodotto prima dell’immissione in commercio è importantissimo effettuare una solida e attenta cosmetoviglianza.
Fonti:
– Cosmetics Europe – Cosmetic Products that are Refillable at Points of Sale: Guidance Document (2021)
– Cosmetic Microbiology, A Practical Approach, GEIS, PHILIP A.