Vitamina K
Effetti della vitamina K, quando è richiesta l’integrazione:
- Promuove una crescita e uno sviluppo regolari.
- Previene la malattia emorragica del neonato.
- Previene perdite anormali di sangue, in particolar modo nei soggetti con disturbi intestinali cronici o che sono curati con farmaci anti-coagulanti. La vitamina K è solitamente prodotta nel tratto intestinale dalla flora stanziale.
- Se i batteri vengono distrutti da una malattia o da antibiotici, si potrebbe sviluppare una carenza di vitamina K.
- Cura i disturbi con perdite ematiche dovuti a carenza di vitamina K.
Neonati e vitamina K
Il latte materno è sufficiente a garantire al lattante tutte le vitamine e le sostanze nutrienti di cui ha bisogno.
Non è perciò necessario somministrare vitamine, con due eccezioni: la vitamina K e la vitamina D.
Nei neonati la vitamina K viene integrata, in particolar modo, nei primi tre mesi di vita, spesso in formulazioni in gocce, in associazione a vitamina D.
Una deficienza fisiologica di vitamina K si verifica nel neonato, sia perché la placenta materna è scarsamente permeabile a questa vitamina, sia perché l’ intestino del neonato, pressoché sterile, non possiede la flora batterica che la sintetizza.
Quando l’alimentazione, nei primi tre mesi di vita, è affidata al latte formula spesso il pediatra non prescrive vitamina K perchè nel latte formula è già presente in quantità sufficiente.
Fonti naturali
- Avena
- Erba medica
- Formaggio Camembert
- Formaggio Cheddar
- Cavoletti di Bruxelles
- Cavolfiore
- Cavolo
- Cime di rapa
- Soja
- Spinaci
- Tè verde
Chi necessita di quantità addizionali?
- Persone con un introito calorico e nutrizionale inadeguato o che richiedono un incremento nutrizionale.
- I soggetti a cui è stata chirurgicamente rimossa una porzione del tratto gastrointestinale.
- Pazienti con gravi ustioni o lesioni.
- Neonati prematuri.
- I soggetti curati con terapie antibiotiche le quali possono provocare la distruzione della flora intestinale.
- I soggetti che non hanno bile sufficiente per assorbire i grassi. Bisogna intervenire per via iniettiva.
Come agisce questa vitamina:
- Promuove la produzione della protrombina attiva (fattore II), della proconvertina (fattore VII) e di altri fattori di coagulazione. Questi sono tutti necessari per la regolare coagulazione.
Particolarità:
- Una piccola quantità di vitamina K si perde durante la lavorazione o la cottura dei cibi.
- Molte formulazioni di integratori multivitaminici dedicate agli over 50 non contengono vitamina K come precauzione per concomitanti terapie con anticoagulanti.
- Si deve attendere un considerevole lasso di tempo prima che la vitamina K si renda efficace quando assunta per via intramuscolare.
- Evitare dosi eccessive: la vitamina K è liposolubile e un introito eccessivo può condurre a ridotta funzionalità epatica.
- Consigliare il paziente di sospendere l’assunzione di vitamina K in previsione di interventi chirurgici (compresi quelli dentali).
Riferimenti bibliografici:
BIOCHIMICA MEDICA- Siliprandi-Tettamanti Ed. Piccin;
https://www.dica33.it/guida-alle-vitamine/vitamine-cosa-servono-effetti-proprieta.asp
Immagini utilizzate:
in copertina: kelly-sikkema-y1j60Ifj5-M-unsplash.jpg