Vitamina E in naturopatia: fa bene alla pelle e al sangue
Svolge una funzione antiossidante, proteggendo la membrana cellulare dall’azione dei radicali liberi e dunque la pelle dall’invecchiamento; inoltre aiuta la pelle secca e pruriginosa.
Una raccolta di tematiche inerenti il benessere che spaziano dall’alimentazione alla storia e filosofia delle materie prime naturali.
Svolge una funzione antiossidante, proteggendo la membrana cellulare dall’azione dei radicali liberi e dunque la pelle dall’invecchiamento; inoltre aiuta la pelle secca e pruriginosa.
Quando gli uomini, da cacciatori-raccoglitori, divennero stanziali, iniziarono a comprendere che alcune piante potevano essere coltivate.
Anticamente solo alcuni cereali erano conosciuti in limitate aree geografiche.
Tra gli alberi cosmici, gli alberi dell’immortalità, vi è il pino. Dagli antichi il pino era considerato anche simbolo di morte perché, se tagliato, non rinasceva.
Il modello della Psicosomatica Integrata TM (I) considera i Fiori di Bach come uno tra i tanti possibili Oggetti della relazione di consulenza psicologica e naturopatica, all’interno dello scambio clinico-paziente; questi vengono utilizzati come forme pretestuali per provocare un cambiamento, e il corpo è in grado di scegliere l’essenza in un modo molto preciso e significativo per il soggetto.
I semi degli acini d’uva sono utilizzati come fonte di olio utilizzato sia in cosmesi che in ambito alimentare.
Perché la vitamina C è fondamentale nella formazione delle fibre collagene e di conseguenza presiede alla buona tenuta della pelle migliorandone il contenuto in collagene. E’ fondamentale anche per i vasi sanguigni, in particolare per i capillari.
Per designare colui che denunciava chi rubava o esportava fichi di contrabbando fu coniato il termine “sicofante”(rivelatore del fico).
Dall’olivo si ricava l’olio sacro.
Nei secoli re e imperatori sono stati incoronati con il rito dell’unzione.
Nei miti nordici l’immagine più grandiosa è il frassino Yggdrasill, il mitico albero del mondo.
Il loro reale utilizzo è tutt’altro che semplice e intuitivo come potrebbe sembrare invece ad un primo impatto: il Fiore offre la possibilità di interloquire sul piano della parola laddove rappresenta un’emozione conscia per la persona, ma anche direttamente con il corpo quando incarna invece una sfumatura emozionale più complessa e a noi meno conosciuta.