La sfida dei rossetti in tempi di pandemia
Una sfida della chimica e della tecnologia: il rossetto
Più che mai attuale la sfida lanciata da Pierre-Gilles De Gennes, Nobel per la fisica dei polimeri. La sfida di cui ha scritto il grande divulgatore e scienziato francese riguarda la chimica dei colloidi nel caso dei rossetti.
Scriveva De Gennes su “Nature”, nel luglio 2001, che i rossetti “sono basati su pigmenti e cere e devono essere morbidi quando vengono depositati ma non devono essere trasferibili durante un bacio” e nemmeno sulla mascherina potremmo aggiungere oggi.
Nelle prime settimane di riapertura post lockdown hanno iniziato ad apparire le pubblicità di rossetti no transfer che promettono di non sbavare indossando la mascherina.
Hazel Bishop: una delle grandi donne della scienza cosmetica
Hazel Bishop, chimica e imprenditrice di successo, una delle grandi donne della scienza cosmetica, inventò un antesignano del rossetto no transfer creando un sistema misto di pigmenti e coloranti che “macchiava” le labbra.
Lo slogan del rossetto a prova di bacio era “sta su di te, non su di lui”; con questa idea innovativa Hazel Bishop conquistò un quarto del mercato statunitense.
Il rossetto ha subito numerose revisioni formulative, in periodi successivi, con l’introduzione di oli volatili, come l’isododecano, in grado di trasferire i pigmenti sulla pelle per evaporare velocemente e ridurre il trasferimento ad altre superfici.
Questa innovazione ha richiesto una rivisitazione del contenitore (packaging) che si è evoluto fino al moderno stick.
L’uso dei polimeri cari a De Gennes ha portato a creare pellicole sottilissime in grado di trasferire i pigmenti alla pelle o di rivestire i pigmenti aumentandone l’adesione e riducendone la dispersione.
Oggi il rossetto è un gioiello di tecnologia cosmetica: una miscela anidra di oli e cere compatibili tra loro. A tale miscela si aggiungono polveri (pigmenti, perle, texturizzanti), antiossidanti, conservati, profumo o aroma, ma anche modificatori reologici e principi attivi.
Il processo produttivo è fondamentale per la buona riuscita di un prodotto di qualità.
I controlli effettuati sui rossetti sia durante la fase di sviluppo che il processo produttivo sono tutt’altro che scontati.
Scritto sulla base di un articolo di Beatrice Mautino. Biotecnologa, giornalista e comunicatrice scientifica che ha scritto tra i suoi libri “Il trucco c’è e si vede” (Chiarelettere, 2018) comparso su Le Scienze, n. 624 del 1 agosto 2020.
Foto in anteprima: Sofia Zhuravetc
e rossetti di Sasha_Brazhnik