Perchè compaiono i capelli bianchi: cause e prevenzione
Capelli bianchi: cause e trattamento
I capelli, semplici appendici cutanee, hanno sempre avuto grande importanza nella storia dell’uomo, con profondi significati simbolici attraverso epoche e culture; nella società odierna, la nostra capigliatura gioca un ruolo fondamentale nell’immagine che diamo di noi stessi.
La pelle ed i capelli mostrano agli altri la nostra età, ma anche quello che, con il tempo, abbiamo acquisito in termini di esperienza.
In fondo non possiamo non invecchiare, ma il segreto della serenità sta nel farlo il meglio possibile.
L’invecchiamento è un processo biologico influenzato da fattori sia ambientali che genetici.
Le fasi nella vita del capello
Per prima cosa è necessario ricordare che la vita del capello è caratterizzata da un ciclo in cui si vedono diverse fasi.
Le fasi del capello possono essere così riassunte:
- un periodo di normale crescita attiva (anagen) della durata di circa 5-7 anni;
- una fase di arresto della crescita (catagen) che dura circa due settimane;
- una fase di riposo (telogen) di circa tre mesi seguita da una fase di caduta (exogen).
I cicli di crescita dei capelli non sono sincronizzati e in condizioni normali il cuoio capelluto contiene circa 100.000 capelli, di cui più del 90% in fase anagen, saldamente ancorati al tessuto sottocutaneo e difficili da strappare.
Con il passare del tempo anche i capelli subiscono, come la pelle di cui fanno parte, cambiamenti fisiologici ed estetici inevitabili; si assiste ad una progressiva riduzione del numero e spessore dei capelli e ad una perdita di pigmento legati al naturale processo di invecchiamento cutaneo.
Questo fenomeno inizia generalmente intorno ai 35 anni e procede con tempi e intensità diversi da persona a persona.
Oltre a questi fattori prettamente fisiologici, i capelli subiscono moltissimo anche le aggressioni di agenti esterni come colorazioni, stress termici e meccanici, che a tutte le altre parti del corpo vengono risparmiate.
In generale un capello maturo diventa più fragile, poroso e meno brillante, ma questi segni possono presentarsi non soltanto a causa dell’età, infatti, indipendentemente dal tempo e dall’impatto ormonale, esistono altri elementi, solitamente passeggeri, che possono far appassire il capello alterandone il ciclo biologico e la rigenerazione delle cellule a livello anche di cuoio capelluto.
Tra questi fattori per esempio spiccano una scorretta alimentazione o uno stile di vita disordinato, stress psico-fisico e l’uso di farmaci contenenti principi attivi che possono interferire con il ciclo vitale dei capelli o causarne ipopigmentazione.
Soprattutto in seguito a stress, il follicolo pilifero subisce dei disordini biochimici, interferenze nei messaggi ormonali e formazione di radicali liberi che sono la conseguenza di questi danni metabolici più o meno transitori.
Come abbiamo imparato, i radicali liberi possono portare ad ossidazione i grassi, le proteine e il DNA danneggiando così la struttura cellulare.
I radicali liberi sono inoltre in grado di danneggiare anche gli enzimi e le molecole del bulbo pilifero, scatenando reazioni a catena che negli anni provocano un accelerato degradamento della struttura capillare.
Cause dei capelli bianchi
Ma al di là di queste considerazioni, nella mentalità comune, l’invecchiamento dei capelli si identifica con il loro imbiancamento detto in gergo “incanutimento”.
La comparsa dei capelli bianchi è un fenomeno fisiologico dovuto ad una riduzione della funzione dei melanociti, le cellule che producono melanina, legata in genere al passare del tempo; l’età media della comparsa dei primi capelli bianchi è di 35 anni.
Se questi compaiono attorno ai 20 anni si parla di “canizie precoce”, ed ha una trasmissione ereditaria; può però essere anche un segnale di malattie autoimmunitarie (come la vitiligine) o accompagnarsi a problematiche come l’alopecia areata.
Il colore dei capelli è determinato dalla melanina, un pigmento prodotto da cellule specifiche chiamate melanociti che si trovano all’apice della papilla dermica.
L’intera gamma di colori dei capelli deriva da due tipi di melanina: le eumelanine, che danno colorazioni marroni o nere, e le feumelanine, che danno colorazioni bionde e rosse (rutilismo).
Una varietà di fattori genetici, metabolici, nutrizionali e disturbi acquisiti hanno esito in cambiamenti del colore dei capelli.
Quando però la problematica scatenante sottostante può essere corretta, il colore dei capelli di solito torna alla normalità.
Un esempio di questo fenomeno è la ricrescita di capelli bianchi dopo una cura chemioterapica.
Il danno che il farmaco infligge al follicolo è talmente forte che disturba i melanociti e interrompe temporaneamente la produzione di melanina.
Questo processo molto spesso è reversibile nel giro di uno-due anni al massimo, quando cioè il follicolo riprende il proprio maccanismo di produzione cellulare normale.
Mentre la melanina prodotta dai melanociti epidermici ha il ruolo di proteggere la cute dalle radiazioni ultraviolette nocive, il valore biologico della pigmentazione del capello ad oggi risulta meno chiaro; probabilmente, oltre a ruoli importanti nella comunicazione sociale, un potenziale beneficio della pigmentazione capillare nell’uomo può essere la rapida escrezione dal corpo di metalli pesanti, sostanze chimiche e tossine attraverso il loro legame selettivo con la melanina.
Nel follicolo pilifero la melanogenesi è strettamente legata al ciclo di crescita del capello, così, ognuno di essi è associato con la rigenerazione di un’unità pilifera, follicolare e pigmentaria che procede inalterata almeno per i primi dieci cicli circa, cioè fino ai 40 anni di età, in seguito ai quali c’è la comparsa dei primi capelli bianchi.
L’invecchiamento dei melanociti può essere associato ad un danno al DNA nucleare e mitocondriale mediato dalle specie reattive dell’ossigeno (radicali liberi) con conseguente accumulo di mutazioni che vanno di pari passo con l’età e lo stress ossidativo conseguente è generato da una moltitudine di cause ambientali ed endogene come radiazioni, infiammazione e stress psico-emotivo.
Oltre alla produzione di radicali liberi, può essere alla stesso tempo coinvolto anche un deterioramento dei meccanismi antiossidanti.
La percezione dei capelli grigi molto spesso deriva dalla mescolanza di capelli pigmentati con quelli bianchi, ma è importante notare invece che a volte singoli follicoli piliferi possono subire una diluizione del pigmento e subire un vero e proprio ingrigimento.
Questa diluizione è dovuta ad una riduzione dell’attività dell’enzima tirosinasi bulbare nei melanociti ed alla migrazione difettosa di questi ultimi da un serbatoio della guaina esterna della radice superiore al microambiente vicino alla papilla dermica del bulbo pilifero.
In altre parole i capelli diventano grigi e poi bianchi poichè le cellule dello strato germinativo riducono la capacità di scambio enzimatico tra la tirosina (aminoacido necessario per la formazione della melanina) ed i melanociti.
Le cause principali dell’incanutimento risiedono quindi nel nostro DNA e nel nostro corredo genetico,ma può talvolta essere coinvolta anche una carenza dell’ormone Msh (Melanocyte Stimulating Hormone) deputato alla sintesi della melanina, dovuta ad una iperproduzione di cortisolo (ormone dello stress), antagonista del Msh.
Perciò può accadere che in seguito ad un trauma o ad un forte stress psico-fisico si assista alla comparsa improvvisa di capelli bianchi, processo talvolta reversibile.
Infatti, se in genere il corso di incanutimento dei capelli è progressivo e permanente, ci sono dei casi in cui si ha assistito ad una loro ripigmentazione spontanea o in seguito a stati infiammatori e dopo l’uso di farmaci specifici.
Infine i capelli non pigmentati sono più spessi di quelli scuri e il loro tasso di crescita è anche significativamente superiore a questi.
Come prevenire i capelli bianchi
A questo punto la domanda che ci si può fare è come poter prevenire in primis l’invecchiamento dei capelli e la risposta sta innanzitutto nel fare attenzione a come li trattiamo e li curiamo fin da giovani.
Infatti, come nello skin care, così nell’hair care è fondamentale avere qualche piccolo accorgimento già dalla fase di detersione con l’utilizzo di uno shampoo adeguato che è il primo vero trattamento anti-age, a seguire l’idratazione e il nutrimento con maschere e prodotti adatti ai nostri tipi di cute e capelli.
E’ poi molto importante avere uno stile di vita sano e una dieta corretta, ricca ed equilibrata per tutelare la salute e la bellezza dei capelli nel tempo, quindi facendo attività fisica, riducendo il più possibile i fattori di stress, evitando il fumo e avendo attenzione ad apportare il giusto quantitativo di proteine e vitamine soprattutto del gruppo B, vitamina H, C e D e acido folico.
Per quanto concerne la comparsa dei capelli bianchi, abbiamo visto che, a parte qualche episodio, è una situazione del tutto naturale, ma grazie all’avvento delle colorazioni per capelli, fin dai tempi antichi donne e spesso anche uomini, possono ben mascherare questi tipici segni del tempo.