Cibi per rafforzare le difese immunitarie
Concordiamo tutti nell’affermare che uno stile di vita sano promuove le più valide difese dell’organismo contro malanni ed infezioni batteriche e virali, oltre che numerosi altri vantaggi per la salute generale.
Questo vale sempre, ma ancora di più in un periodo di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo legata al coronavirus.
Oltre ad uno stile di vita corretto, ovvero un insieme di fattori tra cui l’ attività fisica, un ritmo di vita corretto, anche l’alimentazione ha una parte importante come sostengono i migliori immunologi, assicurando al nostro organismo il corretto apporto di tutti i nutrienti.
Alimentazione e sistema immunitario: un legame molto stretto.
Per rendere prestante il nostro sistema immunitario possiamo dargli un aiutino grazie ad una corretta alimentazione e degli alimenti con attività specifiche.
Giocano un ruolo chiave gli antiossidanti. Essi, infatti, sono in grado di prevenire o riparare i danni prodotti dai radicali liberi.
Quali sono gli antiossidanti più potenti?
- il Glutatione: prodotto dal nostro organismo, si trova anche in alcuni vegetali tra cui l’asparago, l’avocado, gli spinaci, le pesche e le mele. Ci sono poi alimenti in grado di stimolare la produzione di Glutatione tra cui quelli ricchi di Selenio: aringhe, sarde, tuorlo d’uovo e senape, aglio, cipolla, frutta e verdura di colore rosso, latte e carne;
- la Vitamina C: le principali fonti sono coriandolo ed erba cipollina, uva, peperoni, peperoncino, ribes nero, timo fresco, prezzemolo, rucola, crucifere (cavolo, cime di rapa, verza, broccoli), kiwi e agrumi; (Approfondimento)
- la Vitamina E: ne sono ricchi gli olii vegetali (arachidi, mais, girasole, olio extravergine di oliva), avocado, nocciole, arachidi, cereali integrali, semi di girasole, mandorle, curry, origano, avocado, kiwi;
- la Vitamina D: gli alimenti di origine animale più ricchi sono l’olio di fegato di merluzzo, i pesci grassi (sgombro, sardina, tonno e salmone), gamberi, tuorlo d’uovo, formaggi e burro. I funghi rappresentano l’unica fonte vegetale;
- il B-Carotene (precursore della Vitamina A): si trova maggiormente nell’olio di fegato di merluzzo, fegato, peperoncino, carote, albicocche secche, zucca, prezzemolo, pomodori maturi, broccolo e cavolo verde”.
Altri aiuti
Ci sono poi anche altri micronutrienti utili a mantenere il sistema immunitario efficiente e pronto a reagire alle “aggressioni” esterne, ovvero:
- Vitamina B6 che si trova in cereali e farine integrali, avocado, spinaci, broccoli, frutta secca;
- Vitamina B12 in uova, latte e formaggi, frutti di mare e pesci grassi;
- Selenio e Zinco, metalli importanti per la loro attività antiossidante, si trovano in pesce e carne, grano e avena, legumi;
- Ferro (in carne bovina, uova, lenticchie, acciughe, sarda, tonno) e Rame (contenuto nel fegato, funghi, lenticchie, mandorle) per la loro partecipazione all’immunità cellulare e alla produzione di anticorpi (cioè proteine prodotte dal sistema immunitario in grado di riconoscere e neutralizzare gli agenti estranei e pericolosi);
- Glutammina: aminoacido indispensabile per la sintesi di Glutatione ( in uova, riso e latte);
- Arginina: aminoacido che si trova nella frutta secca, uova, pesce, carne e legumi.
Probiotici e prebiotici per un intestino sano
È nota da tempo la relazione tra l’efficacia di risposta del sistema immunitario e lo stato di salute del microbiota intestinale.
Per mantenere in equilibrio (eubiosi) l’intestino è necessario assumere regolarmente alimenti cosiddetti probiotici (microorganismi, soprattutto batteri, viventi e attivi).
Fonti naturali di probiotici sono:
- lo yogurt e il kefir (si possono anche preparare in casa evitando così zuccheri e conservanti impiegati dall’industria alimentare);
- i crauti;
- il tempeh;
- la soia fermentata.
Per vivere e proliferare, i probiotici hanno bisogno di un corretto nutrimento, ovvero di prebiotici, fibre alimentari non digeribili (FOS), che si trovano in alcuni alimenti in particolare:
- porro;
- aglio;
- cipolla;
- fagioli;
- banane;
- farina di frumento”.
articolo tratto da pubblicazioni del gruppo ospedale san donato