1 Aprile 2020

Vitamina D

Barbara Catozzi Benessere, Integratori 0

Il termine vitamina D è comune sia al colecalciferolo (D3) che si forma nella pelle dei mammiferi per azione della luce ultravioletta che all’ ergocalciferolo (D2) che si forma nei lieviti per azione della luce ultravioletta sull’ergosterolo.

Processo di formazione

La vitamina D3 si forma nella pelle per fotolisi per azione della luce ultravioletta.

Il fabbisogno di questa vitamina dipende dall’ esposizione della pelle alla luce solare, gli individui che vivono all’aria aperta in regioni soleggiate richiedono infatti molto meno vitamina D di quelli che sono poco esposte alla luce solare.

La vitamina D3 che si forma nella pelle o viene assorbita dall’intestino viene accumulata dal fegato, dove subisce delle modificazioni e viene trasformata in calcidiolo.

Queste modificazioni sono degli importanti meccanismi di controllo intesi a commisurare la formazione del calcidiolo al fabbisogno dell’organismo.

Nei reni il calcidiolo viene trasformato in calcitriolo (forma finale della vitamina D3), la biosintesi del calcitriolo avviene sotto il controllo del paratormone che regola la biosintesi dell’idrossilazione renale.

A cosa serve la vitamina D

Il calcitriolo viene rilasciato in circolo e trasportato ai tessuti bersaglio: intestino, reni, pancreas e ossa legato alla sua specifica Alfa globulina.

La vita media del calcitriolo è di 24 ore e quindi viene idrossilato a livello renale, trasportato al fegato ed eliminato con la bile.

Il calcitriolo è la forma fisiologicamente attiva della vitamina D ed è considerato un vero e proprio ormone. La sua azione intesa al mantenimento della concentrazione fisiologica di calcio e di fosfato nel sangue si esplica a livello dell’intestino, delle ossa, del pancreas e del rene.

La vitamina D è cruciale per l’attivazione del nostro sistema immunitario: senza di essa, le cellule T non sono in grado di reagire e combattere le infezioni più gravi che minacciano l’organismo.

Lo studio di cui sopra è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell’Università di Copenhagen, in Danimarca.

Vitamina D: un fattore cruciale per il sistema immunitario

La vitamina D negli organi

Nell’intestino il calcio contenuto nella dieta può essere assorbito a livello intestinale con due meccanismi diversi legati al trasportatore

un trasporto attivo imperniato sulla proteina legante il calcio che ha sede nel duodeno e nel primo tratto del digiuno e dipendente dal calcitriolo;
un trasporto passivo attraverso tight junctions tra le cellule epiteliali: ha sede nel tratto distale del digiuno, nell’ileo e nel crasso ed indipendente dal calcitriolo.

Il primo meccanismo è quello prevalente ed è il più efficiente, in particolare quando la dieta è povera di calcio. il calcitriolo interviene sul primo meccanismo stimolando a livello del nucleo cellulare, dove, l’RNA polimerasi dà il via alla sintesi dell’ RNA Messaggero della proteina legante il calcio.

L‘azione del calcitriolo il cui meccanismo è analogo a quello degli ormoni steroidei consiste quindi nell’induzione della biosintesi della proteina legante il calcio.

Nelle ossa il calcitriolo aumenta l’attività degli osteoclasti: le cellule dell’osso capaci di liberare idrossiapatite dall’osso.

Nel rene il calcitriolo stimola il riassorbimento del calcio e del fosfato a livello dei tubuli distali; più di 10 gr di calcio ogni giorno nell’uomo adulto vengono filtrati dai tubuli renali, solo l’un percento viene perso con le urine, il resto viene riassorbito e riammesso nel sangue. Quando il processo è insufficiente si ha perdita di calcio nelle urine e di conseguenza un abbassamento di calcio nel sangue.

Nel pancreas il calcitriolo, di cui si è individuato uno specifico recettore citosolico nelle cellule pancreatiche beta è necessario per la normale secrezione dell’insulina.

Fabbisogno

La dose giornaliera raccomandata per i bambini, le donne in gravidanza ed allattamento è di 10 microgrammi di colecalciferolo, per gli adulti 5 mcg. Un eccesso di vitamina D ( viene smaltita molto lentamente) risulta tossico.

Spesso la vitamina D è espressa in Unità Internazionali (UI) e l’equivalenza tra le due unità di misura è la seguente: 40 UI = 1 mcg, ne consegue che 400 UI è la dose raccomandata giornaliera per i bimbi.

Disponibilità in natura

Olio di fegato di merluzzo, salmone, sardine, aringhe e sgombro, tonno (pesci grassi in generale).
Ostriche e gamberi. Burro, tuorlo d’uovo, carne di fegato e formaggi grassi.
Funghi come unica fonte vegetale.

In sintesi:

Effetti dimostrati

Regola la crescita, l’irrobustimento e la formazione delle ossa attraverso il controllo dell’assorbimento del calcio e del fosforo nell’intestino tenue.
Previene il rachitismo.
Si usa nel trattamento dell’ipocalcemia nei disturbi renali.
Attenua le contrazioni muscolari post-operatorie.
Agisce con il calcio nel controllo della formazione delle ossa.
Promuove una crescita e uno sviluppo regolari, soprattutto delle ossa e dei denti, nei bambini e nei ragazzi.

Effetti benefici supposti non dimostrati

Cura l’artrite.
Previene il cancro al colon.
Cura i sintomi dell’invecchiamento.
Cura l’acne.
Cura i disturbi derivati dall’alcolismo.
Agisce sull’herpes simplex e sull’herpes zoster.
Cura la fibrosi cistica.

Chi necessita di quantità addizionali?

I bambini che vivono in luoghi poco soleggiati.
I soggetti con un introito alimentare calorico e nutrizionale inadeguato o che richiedono un incremento nutrizionale.
Le persone anziane (sopra i 55 anni), in modo particolare le donne dopo la menopausa.
Le donne in gravidanza o che allattano.
I soggetti che fanno abuso di alcool o altre droghe.
I soggetti con malattie croniche logoranti, con stress prolungati o che hanno da poco subito un intervento chirurgico.
I soggetti a cui è stata chirurgicamente rimossa una porzione del tratto gastrointestinale.
I soggetti con gravi ustioni o lesioni.