Olio di ricino nei cosmetici e negli integratori: uso e proprietà
Senti spesso dire che l’olio di ricino nei cosmetici è utile per far crescere le ciglia? Purtroppo non è esattamente così, scopri con noi quali reali benefici possiede il ricino nei cosmetici e come usarlo in cosmesi e negli integratori.
Olio di ricino nei cosmetici: caratteristiche della pianta e proprietà
Questo genere comprende una sola specie, il Ricinus Communis. È un arbusto originario dell’Africa nordorientale e dell’Asia sudoccidentale.
A crescita rapida, è coltivato per le belle foglie, predilige terreno fertile ed esposizione in pieno sole. In estate compaiono spighe di piccoli fiori a coppa.
Il ricino è coltivato soprattutto per l’olio che si può estrarre dai suoi semi.
Tutte le parti della pianta sono altamente tossiche, particolarmente i semi. Fa parte delle serie delle piante velenose.
I semi contengono una tossialbumina, la ricina, assai velenosa. Questa tossialbumina non passa però nell’olio.
L’olio di ricino è ricavato dai semi per pressione o per estrazione con solventi e in seguito raffinazione.
Per gli oli di uso medicinale, si procede prima alla decorticazione dei semi, in seguito alla pressione. Il prodotto di prima pressione, a freddo, viene usato in farmacia; quello di seconda pressione, per altri usi.
L’impiego in farmacia è finalizzato alla preparazione di purganti, pomate, linimenti.
Ingredienti cosmetici a base di olio di ricino: Castor oil e hydrogenated castor oil
L’olio derivato dal seme della pianta Ricinus communis e il suo costituente principale, l’acido ricinoleico, insieme ad alcuni dei suoi sali ed esteri funzionano principalmente come agenti condizionanti la pelle, stabilizzanti di emulsione (hydrogenated castor oil) e tensioattivi nei cosmetici. (1)
Leggendo un INCI avrete spesso trovato “castor oil “, non si tratta affatto di olio di castoro, ma di olio di ricino.
Secondo l’International Cosmetic Ingredient Dictionary and Handbook (Gottschalck e McEwen 2004) l’acido ricinoleico rappresenta dall’87% al 90% dell’olio di ricino.
Altri acidi grassi presenti nell’olio di ricino: acido oleico (dal 2% al 7%), acido linoleico (dal 3% al 5%), acido palmitico (dall’1% al 2%), acido stearico (1%), acido diidrostearico (1%) e tracce di altri acidi grassi.
Olio di ricino idrogenato (hydrogenated castor oil) nei cosmetici
Secondo l’International Cosmetic Ingredient Dictionary and Handbook (Gottschalck e McEwen 2004), l’olio di ricino idrogenato (n. CAS 8001-78-3) è definito come l’olio finale prodotto di idrogenazione controllata dell’Olio di Semi di Ricinus Communis (Ricino). Viene per lo più utilizzato come solubizzante per incorporare piccole fasi grassi in una miscela idrofila già formata.
Come usare l’olio di ricino nei cosmetici: proprietà
Olio di ricino per i capelli
L’uso dell’olio di ricino nei cosmetici per i capelli affonda le sue radici nell’antico Egitto, secondo l’e-museum della Minnesota State University.
Le donne egiziane usavano l’olio di ricino, insieme al rosmarino, oli di mandorle dolci e abete, per stimolare la crescita dei capelli grazie al loro contenuto di acidi grassi e vitamina E. Se applicato su capelli e cuoio capelluto riattiva la circolazione sanguigna e libera il cuoio capelluto da eventuali residui infezioni batteriche e fungine e forfora (di per sè non è in grado di aumentare la crescita di ciglia, sopracciglia e capelli). Viene utilizzato per migliorare l’idratazione del capello in quanto l’olio intrappola l’umidità dei capelli e ne impedisce la secchezza. La stessa attività è sfruttata quando l’olio di ricino viene applicato sulle sopracciglia.
L’applicazione topica di olio di ricino aiuta ad ispessire la pelle sopracciglia. (2)
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Olio di ricino nei cosmetici per la pelle
L’applicazione dell’olio di ricino sulla pelle la mantiene idratata e libera dalle infezioni, questa caratteristica lo rende utile contro l’acne. L’uso regolare può prevenire le rughe per effetto emolliente e per l’interazione con le ceramidi che mantengono legati i cheratinociti.
Diversi casi di sensibilizzazione sono stati segnalati per la presenza di olio di ricino nei cosmetici, tra cui una
reazione allergica a uno struccante e una dermatite da contatto causata dall’uso di un rossetto contenente olio di ricino.
Per i lavoratori coinvolti nell’estrazione di olio di ricino sono state segnalate alcune reazioni di ipersensibilità come angioedema, rinite, asma ed eruzioni cutanee scarlattiniformi in associazione con l’ingestione (3).
L’olio di ricino negli integratori
L’olio di ricino è considerato minimamente tossico quando somministrato per via orale all’uomo; la dose orale letale stimata
sono 1-2 pinte di olio non diluito.
Omeopatia e allattamento
In omeopatia Ricinus Communis viene utilizzato in allattamento, sia per stimolare la lattazione, sia per arrestare il latte.
Lo schema posologico prevede:
- per stimolare la produzione di latte: Ricinus communis alla 5 CH granuli: 5 granuli ogni due ore a bocca pulita (ovvero lontano almeno 30 minuti dai pasti, da aver assunto bevande fredde o aromatizzate, caffè, tè, dall’utilizzo di dentifrici, insomma lontano da tutto ciò che può alterare l’assorbimento attraverso la mucosa della bocca).
- Per ridurre la produzione di latte, in particolare allo svezzamento, invece, si utilizza sempre Ricinus Communis alla diluizione di 30 CH, 5 granuli 2 o 3 volte al giorno, spesso in associazione alle fasciature del seno dopo averlo svuotato.
Fonti:
- https://online.personalcarecouncil.org/ctfa-static/online/lists/cir-pdfs/PRS353.pdf
- https://www.researchgate.net/profile/Solomon-Sime/publication/335517508_Solomon_Sime_Tessema_Physicochemical_Characterization_and_Evaluation_of_Castor_Oil_R_communis_for_Hair_Biocosmetics/links/657bfbb8fc4b416622c9890b/Solomon-Sime-Tessema-Physicochemical-Characterization-and-Evaluation-of-Castor-Oil-R-communis-for-Hair-Biocosmetics.pdf
- http://www.medindia.net/patients/lifestyleandwellness/benefits-of-castor-oil.htm, accessed on june, 2014.