Sicurezza delle prostaglandine nei cosmetici
Prostaglandine e analoghi delle prostaglandine nei cosmetici
Nel vasto mondo dei prodotti cosmetici, spesso ci imbattiamo in ingredienti apparentemente misteriosi che sembrano appartenere più a un laboratorio che a una beauty routine quotidiana. Uno di questi ingredienti intriganti è la prostaglandina, una sostanza che ha guadagnato notorietà nel mondo dei cosmetici per il suo presunto ruolo nella promozione della crescita delle ciglia.
Alcune domande nascono spontanee sulle prostaglandine:
Può un cosmetico allungare le ciglia?
Valutiamo insieme in questo articolo sull’uso delle prostaglandine nei prodotti cosmetici.
Cosa sono le prostaglandine?
Le prostaglandine sono sostanze chimiche presenti nel nostro corpo, responsabili di una serie di funzioni fisiologiche. In termini semplici, le prostaglandine sono come piccoli messaggeri chimici che svolgono un ruolo importante in vari processi biologici, tra cui l’infiammazione, la coagulazione del sangue e persino il controllo della pressione sanguigna. Inoltre è noto l’uso di colliri contenenti derivati da prostaglandine utili per contrastare una patologia che coinvolge la pressione dell’occhio: il glaucoma. Recentemente, queste sostanze hanno catturato l’attenzione anche nel mondo della bellezza, grazie alla loro capacità di migliorare l’aspetto delle ciglia.
Prostaglandine e sieri per ciglia
L’uso delle prostaglandine è particolarmente ricercato nei sieri per ciglia. Questi sieri contengono prostaglandine sintetiche, come il bimatoprost, un principio attivo che è stato approvato dalla FDA per il trattamento dell’ipotricosi delle ciglia, una condizione in cui le ciglia sono anormalmente sottili o non abbastanza lunghe. Quando applicato regolarmente sulla linea delle ciglia, il bimatoprost può aiutare a stimolare la crescita delle ciglia, rendendole più lunghe e spesse nel corso del tempo.
Tuttavia, come ogni altra sostanza, l’uso delle prostaglandine non è privo di controindicazioni importanti. Alcune persone potrebbero sperimentare arrossamenti o cambiamenti nella colorazione del tessuto cutaneo oppure prurito nella zona degli occhi in risposta all’uso di prodotti contenenti prostaglandine.
Inoltre, è importante notare che l’efficacia dei prodotti contenenti prostaglandine può variare da persona a persona. Mentre alcune persone potrebbero vedere risultati notevoli in breve tempo, altre potrebbero richiedere un uso più prolungato prima di notare miglioramenti significativi.
I pareri scientifici sulla sicurezza delle prostaglandine nei cosmetici
Sulle prostaglandine nei cosmetici si sono espressi sia l’SCCS che il CIR rispettivamente nel 2022 e nel 2023.
Entrambe sono concordi sul fatto che i dati forniti dalle aziende che producono prodotti cosmetici contenenti analoghi delle prostaglandine e i dati di letteratura siano troppo scarsi per garantire la sicurezza. Di contro i dati farmacologici di supporto sull’attività di tali sostanze sono numerosi e pertanto non è possibile escludere la gamma di effetti collaterali che potrebbe derivare dall’uso di questi prodotti.
In particolare il CIR valuta l’utlizzo di isopropil cloprostenato e di etil tafluprostamide e per questa valutazione ha acquisito i dati di FDA.
Sebbene siano state riportate informazioni sull’uso dell’isopropil cloprostenato, è stata effettuata una ricerca approfondita delle informazioni pubblicate su questo ingrediente, così come sull’etil tafluprostamide. I dati hanno prodotto informazioni insufficienti per giustificare un uso sicuro di queste sostanze nei prodotti cosmetici.
Da cosa nascono i dubbi sulle prostaglandine nei cosmetici?
Oltre alla nota efficacia clinico farmaceutica dimostrata per questi derivati che quindi allontanerebbe di fatto la possibilità di utilizzo nei cosmetici in quanto si tratta di farmaci attivi a bassissime concentraizoni, nel 2018, il German Federal Institute for Risk Assessment ha informato la Commissione Europea in merito al preoccupante dilagare di prodotti cosmetici contenenti questi farmaci, formulati con lo specifico proposito di allungare le ciglia, le preoccupazioni si riferiscono ai possibili effetti collaterali a cui potrebbero essere soggetti i consumatori.
L’SCCS ha valutato se sia possibile affermare con certezza che le prostaglandine siano sicure limitandone le concentrazioni d’uso allo 0.006% for Isopropyl cloprostenate and 0.018% for Ethyl Tafluprostamide, ma anche questa strada non ha prodotto certezze in ambito sicurezza.
L’altro dato da esaminare sarebbe il fatto che tali sostanze siano assorbite dalla pelle nell’ordine del 10% in media, ma anche questo dato non è sufficiente a garantire sicurezza per i consumatori.
In conclusione non vi sono attualmente specifiche limitazioni, ma le linee guida internazionali non sono favorevoli a promuovere l’uso delle prostaglandine nei cosmetici e gli enti preposti a valutare la sicurezza chiedono maggiori informazioni alle aziende produttrici che al momento sono le uniche a garantire la sicurezza dei loro prodotti, senza però godere di un supporto riconosciuto dagli esperti preposti a valutare la sicurezza.
Una situazione in divenire che sicuramente porterà ad una risoluzione da valutare nel prossimo futuro.
Tabella inclusa nell’opinion SCCS/1635/21 del 3 febbraio 2022 a proposito delle prostaglandine nei cosmetici.
SCCS Opinion on prostaglandins Europe: https://health.ec.europa.eu/system/files/2023-08/sccs_o_258.pdf