Cos’è la tricotillomania: cause e caratteristiche
Che cos’è la tricotillomania?
Il termine tricotillomania è stato introdotto da Hallopeau nel 1889 per definire un’abitudine compulsiva di strapparsi i capelli.
Sebbene la tricotillomania rientri in una sfera prettamente psicologica, viene trattata in ambito tricologico perché comunque è una forma di Alopecia non cicatriziale, si può dire da trazione.
Quando si parla di questa problematica si pensa sempre che riguardi solo i capelli;
in realtà c’è chi si strappa anche le sopracciglia, le ciglia e i peli della barba.
Pensate che in dermatologia l’impulso di strappare crosticine, pellicine e parti della pelle prende il nome di “dermatillomania”.
Questo tic nervoso è due volte più frequente nelle donne che negli uomini, ma nei bambini al di sotto dei 6 anni i maschi superano le femmine in un rapporto di 3:2 e, sempre tra i bambini, il picco di incidenza è tra i 2 e i 6 anni.
Cause della tricotillomania
Spesso può essere legato ad un rapporto conflittuale con i genitori o a disagi a scuola o con i compagni.
A volte si rendono conto di strappare i capelli e non riescono a controllare l’impulso, altre volte avviene in maniera inconscia, mentre dormono.
Gli adulti hanno questo tic nervoso mentre leggono o studiano, altre volte quando sono presi da un attacco d’ansia.
Essendo come abbiamo detto la tricotillomania più frequente nei bambini piccoli è difficile sia diagnosticarla che poi riferire la diagnosi ai genitori.
È anche difficile a volte individuarla perché le zone colpite si presentano a chiazze. Nella sede di queste chiazze i capelli sono in parte assenti e in parte spezzati all’altezza di 2-3 mm.
Ma questi capelli sono così “lunghi” solo perché la persona non riesce ad afferrarli.
È solo questione di tempo, perché, non appena saranno sufficientemente cresciuti da essere acciuffati verranno, anch’essi strappati.
Se da parte del tricologo ci dovesse essere un dubbio, non si fa altro che prelevare i capelli rimasti e constatare che sono tutti in fase anagen.
Infatti nella tricotillomania i capelli vengono strappati di forza, non possono terminare il loro ciclo di vita. Se pensiamo che l’ 85% dei capelli che abbiamo sulla testa si trova in fase anagen è presto detto che la maggior parte dei capelli strappati si troverà in fase di crescita.
A vista d’occhio in ogni caso le chiazze si presentano ben definite e i capelli attorcigliati e rotti a varia distanza dal cuoio capelluto.
Gli steli dei capelli possono essere interrotti da trauma o possono essere rimossi totalmente e se si passa una mano sopra sembra di toccare una barba da quanto i capelli sono ispidi.
Trictillomania e ricrescita dei capelli
Il cuoio capelluto fortunatamente resta indenne e la ricrescita dei capelli strappati in genere è assicurata.
Ci sono però i casi più gravi in cui purtroppo il continuo strappare può provocare fratture lungo la matrice nel follicolo e distacco della guaina epiteliale esterna da quella connettivale con successive emorragie dentro e fuori il follicolo, riparate in parte da tessuto cicatriziale.
In parole povere diventa in questo caso una forma di alopecia, appunto, cicatriziale e il capello in quel follicolo non potrà più ricrescere.
In questo articolo mi sono riferita alla tricotillomania come un tic nervoso perché in effetti è un disturbo psichico-neurotico e la terapia infatti sarà di tipo medico-psichiatrica o psicologica.
In modo particolare rientra tra i disturbi del controllo degli impulsi;
molto spesso chi soffre di tricotillomania dice di provare una forte ansia e irrequietezza che si calma con lo strappo compulsivo dei capelli, e dopo averli strappati sente un senso di calma e addirittura di gratificazione.
Nei casi più subdoli chi ha la tricotillomania nega di averla.
Questo articolo sembrerà un trattato di psicologia, ma, come dico sempre, la tricologia è una scienza multidisciplinare che va spesso a braccetto proprio con la psicologia.
Perciò in tricologia se si vuole essere davvero d’aiuto bisogna coinvolgere più discipline e più aspetti della persona.