La dott.ssa Giulia Penazzi intervista la dott.ssa Barbara Catozzi
La dottoressa Giulia Penazzi intervista la dott.ssa Barbara Catozzi: la cosmetologia vista dalla formulatrice e dalla valutatrice della sicurezza
Dott.ssa Giulia Penazzi: Perché siamo costretti a parlare di Cosmesi Sicura quando la sicurezza dovrebbe essere implicita nella definizione di cosmetico.
Infatti, l’Articolo 3 del Regolamento Cosmetico sancisce:
I prodotti cosmetici messi a disposizione sul mercato sono sicuri per la salute umana se utilizzati in condizioni normali o ragionevolmente prevedibili tenuto conto quanto segue:
- presentazione, compresa la conformità alla direttiva 87/357/CEE; (deve essere chiara e NON confondente)
- etichettatura;
- istruzioni per l’uso e l’eliminazione;
- qualsiasi altra indicazione o informazione da parte della persona responsabile definita dall’articolo 4.
Risponde La Dott.ssa Barbara Catozzi, Cosmetologa esperta di Regolatorio che, insieme a me terrà questo corso, organizzato da Edra in formato Webinar il 27 aprile p.v.
R: Proprio così, il reg. 1223/2009 garantisce che il cosmetico in commercio sia sicuro in quanto è prevista, prima dell’immissione in commercio, una valutazione della sicurezza del prodotto finito su dati di letteratura e su base documentale per ogni materia prima che compone il prodotto cosmetico. Si analizza il profilo tossicologico sulla base delle schede di sicurezza e delle linee guida europee ed internazionali che stabiliscono parametri di sicurezza per ogni sostanza utilizzata. Il parametro adottato attualmente è la NOAEL ovvero no observed adverse effect level e fa riferimento alla concentrazione di ciascuna sostanza utilizzata nella formulazione.
La valutazione della sicurezza fa parte di un documento chiamato PIF (product information file) e viene redatto da un esperto laureato nelle discipline scientifiche autorizzate secondo le indicazioni di ciascuno stato membro della comunità europea.
Dalle ricerche si evince che utilizziamo in media otto prodotti cosmetici al giorno e di conseguenza è chiaro quanto le sostanze possano impattare sulla vita di ciascuno.
Molte persone associano il prodotto cosmetico alla cosmesi decorativa, ma si tratta anche di skin care, detergenti vari, detergenti per la pulizia della casa, prodotti per la rasatura, profumi, prodotti per l’igiene orale etc
Sui prodotti finiti sono anche obbligatori test microbiologici e test della tenuta del sistema conservante (challenge test). In generale le norme sono sempre più stringenti e le ricerche sono svolte da più organismi, a volte anche contrapposti. Tutto ciò naturalmente conduce a standard di sicurezza molto molto elevati.
D: Se da un lato il Regolamento Cosmetico è molto rigido in termini di sicurezza, dall’altro, il marketing negli anni ha creato allarmismi infondati con i suoi claim del “free from”, tanto che alle volte capitano in mano prodotti con una lista così lunga di “senza” che davvero ci si chiede che cosa contengano …. Ma questi ingredienti, come i parabeni, i siliconi, i petrolati, i PEG, e tantissimi altri che sono dichiarati come “senza”, sono così dannosi e pericolosi per la salute?
R: Vi sono delle linee guida redatte da commissioni di autorevoli scienziati e vi sono diverse fonti a cui attingere, europee ed internazionali. Per citarne una su tutte a livello europeo il Comitato Scientifico per la Sicurezza del Consumatori.
Per ciascuna delle sostanze controverse SCCS ed ECHA si prodigano nell’aggiornamento costante delle linee guida per quanto riguarda il profilo tossicologico delle sostanze.
Sostanze come siliconi, PEG, paraffine o conservanti e antiossidanti sono utilizzate nell’industria farmaceutica e alimentare senza subire questa discriminazione.
Sappiamo quindi che anche alcune sostanze che sono oggi invise ai consumatori per via della politica del “free from” sono in realtà sicure alle concentrazioni di utilizzo adottate per i prodotti cosmetici. Si cerca anche di ridurre l’impatto ambientale che queste sostanze possono avere per evitare che risultino dannose agli ecosistemi marini e terrestri in cui viviamo e di cui per altro ci nutriamo.
In questo corso esploreremo questi argomenti insieme, parleremo di tutti gli ingredienti scomodi della “cosmesi del senza”, però ne parleremo con fonti ufficiali alla mano, per mostrarvi che la paura non ci deve essere e che è la scarsa conoscenza a causare tutte queste problematiche fuorvianti a livello della percezione collettiva.
Rimanete con noi, 27 aprile, Corso di Cosmesi Sicura, Relatrici Dott.ssa Giulia Penazzi e Dott.ssa Barbara Catozzi.