Melograno nei cosmetici: mito, benefici e proprietà
Nei cosmetici si possono trovare numerosi derivati del melograno, vediamo insieme quali benefici e proprietà porta con sè questo frutto. Si tratta di un frutto caratterizzato dal mito, con notevoli proprietà sfruttate per gli integratori e nella produzione di cosmetici. Il melograno possiede proprietà benefiche conosciute da secoli.
Il mito legato al melograno
Simbologia del melograno: le piante delle grandi Madri
Molte piante, per varie tradizioni, sono simboli forti e sono dedicate alle grandi madri.
Il melograno (Punica granatum) per gli antichi era simbolo di fecondità, attributo della grande madre. La grande madre è anche colei che dà la vita e colei che la toglie. Ecco che la melagrana diventa anche simbolo di morte, l’eterno ritorno.
Il meolograno e il mito
Questo frutto compare spesso nella rappresentazione di molte dee: Core-Persefone, signora delle piante e degli Inferi, Afrodite che secondo la leggenda, avrebbe piantato il primo albero di melograno nell’isola di Cipro.
La leggenda chiama il melograno “malum punicum”, ”melo fenicio” perché nell’area siro-fenicia una mitica Side era considerata la fondatrice della città di Sidone. Side era un altro nome greco della melagrana.
Secondo la leggenda, Side sposa di Orione, fu gettata nell’Ade perché aveva osato contendere ad Era la palma della bellezza.
Un altro mito racconta che una roccia di nome Agdos aveva preso la forma della Grande Madre. Su questa roccia il dio del cielo si era messo a dormire e nel sonno il suo seme cadde sulla roccia. Dopo dieci mesi la roccia partorì un essere androgino, Agdistis, dai Greci identificato con Cibele. Dioniso, in accordo con gli altri dei, stanchi della tracotanza di Agdistis, decise di renderlo più docile. Così Dioniso trasformò in vino l’acqua di una sorgente alla quale Agdistis era solito dissetarsi. Dopo aver bevuto, Agdistis si addormentò profondamente e Dioniso approfittò dell’occasione per legare il suo membro ad un albero con una fune resistente. Al suo risveglio, Agdistis balzò in piedi con un forte slancio e si evirò. Il sangue sgorgato inondò la terra sotto i suoi piedi e la fecondò. Dalla terra così fecondata nacque un melograno.
Nana, figlia di Sangarios, il dio del fiume, passando di lì vide il frutto e non resistette alla tentazione di coglierlo. Lo posò sul suo grembo e all’improvviso la melagrana scomparve. Nana, sconcertata, ritornò al palazzo con una strana sensazione di languore. Era iniziata la gravidanza che porterà alla luce Attis, il dio che muore e rinasce.ù
La melagrana e il mito di Core-Persefone
Demetra era la madre di Persefone (Core) avuta dal fratello Zeus.
Narra il mito che un giorno, mentre Core stava cogliendo crochi, viole, rose, iris e giacinti, vide un narciso splendido e raggiante; tese le mani per coglierlo quando all’improvviso la terra si aprì e ne uscì Ade, il dio degli inferi che afferrò Core trascinandola via con sé.
Il rapimento di Core da parte di Ade, avvenuto con il consenso di Zeus, fece infuriare Demetra, che per vendicarsi, decise di non far maturare più alcun frutto sulla terra. Così gli umani non avrebbero più potuto nutrirsi né offrire sacrifici votivi agli dei.
Zeus, preoccuoato per la sorte degli uomini e costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli dei stessi, ordinò ad Ade di restituire Core (Persefone).
Ade, innamorato di Persefone, la invitò a mangiare un chicco di melagrana. Con questo tranello, Persefone sarebbe stata costretta a scendere per sei mesi nel regno dei morti, per gli altri sei mesi sarebbe stata sulla terra.
Il mito vuole significare la morte di Core vergine e la rinascita come madre rigenerando il cosmo.
Dalla mitologia antica delle grandi madri, deriva la simbologia cristiana della melagrana.
Molte sono le Madonne che reggono nel palmo una melagrana. La Madonna del granato di Vittore Carpaccio o la Madonna della melagrana del Botticelli ne sono un esempio.
Nella simbologia cristiana la melagrana rappresenta l’amore che si dona, il chicco che maturerà sino a trasformarsi nel frutto della Redenzione, significa anche l’amore misericordioso, la ricchezza dei misteri divini.
Infine alcuni studiosi di teologia ebraica hanno supposto che il frutto dell’Albero della vita del Giardino dell’Eden fosse da intendersi in realtà come una melagrana. Anche nel Corano, il melograno è citato per crescere nel giardino del paradiso.
Benefici e proprietà del melograno nei cosmetici e negli integratori
Punica Granatum è il nome scientifico di un albero di origine persiana che venne importato in Italia ai tempi dei Romani durante le guerre “puniche” (da cui il nome del genere).
Punica Granatum caratterizza anche l’INCI (classificazione internazionale dei cosmetici) delle materie prime che lo contengono e può essere seguito da “extract” in caso di estratto ad esempio.
Proprio da questa conoscenza millenaria della pianta deriva il suo utilizzo tradizionale, ormai abbandonato.
Cinque benefici del succo di melograno per la salute
- la corteccia delle radici per le sue proprietà antielmintiche, in particolare, si è poi scoperto, contro la tenia. Infatti, un suo costituente, la pelletierina presenta un effetto paralizzante nei confronti del parassita e, a dosaggi elevati, può risultare vermicida. Tuttavia, questo utilizzo è stato abbandonato a seguito di effetti tossici legati alla frazione assorbita a livello intestinale.
- L’epicarpo dei frutti, invece, è molto ricco di tannini (fino al 28%). Per idrolisi di questi tannini, la pianta produce anche notevoli quantità di ACIDO ELLAGICO (vedi sotto).
- In campo femminile, un recente articolo ha valutato gli effetti dell’assunzione di 2 litri di succo di melograno a settimana in pazienti affette da Sindrome dell’ovaio policistico (Pcos).
- Più pubblicizzato è l’impiego del melograno per combattere alcuni disturbi dell’apparato genitale maschile. In virtù delle sue proprietà antiossidanti, numerosi studi hanno valutato l’effetto del succo di melograno sulla riduzione dei livelli di Psa (Antigene prostatico specifico). Tuttavia, i risultati degli studi al momento non consentono di trarre conclusioni definitive in tal senso.
- Altra condizione dove invece qualche piccolo studio sembra suggerire un interessante impiego è il trattamento come terapia complementare, per le coliti ulcerose.
Melograno e benefici Acido ellagico per le performance cognitive
L’acido ellagico è presente nelle bacche e nella frutta secca (more, melograno, lamponi, noci), l’acido ellagico è un derivato all’idrolisi di tannini con spiccate proprietà antiossidanti, e non solo.
Recenti studi ne ipotizzano l’efficacia per il trattamento del deficit cognitivo in pazienti anziani.
Alla dose di 50mg/die per 12 settimane, si è osservato un miglioramento nei livelli del comparto lipidico nel sangue (i pazienti trattati erano tutti in sindrome metabolica), e un aumento del 20% del fattore cerebrale neutrofico. In aggiunta, si è osservato anche una riduzione dei livelli di cortisolo.
Ma tutti questi dati sarebbero poco interessanti, se non si fossero tradotti, com’è accaduto, in un miglioramento significativo della performance cognitiva.
A cosa serve l’estratto di melograno nei cosmetici?
L’uso di questo ingrediente in genere è legato ai claim antiossidante, idratante e anti macchia. I costituenti chimici dei diversi estratti di melograno sono polifenoli idrosolubili tra cui l’acido ellagico, acido gallico e tannini, alcuni alcaloidi caratteristici.
Il CIR nel suo ultimo report sui derivati del melograno del 2020 riporta che l’uso di derivati del melograno nei cosmetici ha una incidenza molto elevata, soprattutto nei prodotti a risciacquo. La sua presenza è abbondante anche nei prodotti leave on. Le concentrazioni più utilizzate sono: 0,3% in numerosi prodotti, per prodotti idratanti per la pelle del viso la concentrazione media è 0,13% e per il corpo 0,1%. Questo estratto può essere utilizzato anche nei prodotti che entrano in contatto con le mucose, quindi ad es nei prodotti labbra. Anche nei prodotti per occhi e prodotti in spray.
Olio di melograno nei cosmetici
L’olio di melograno che deriva in genere dall’estrazione dei semi, o del pericarpo o dell’intero frutto del melograno è utile per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Svolge la sua funzione soprattutto in caso di pelle secca e matura.
Un costituente del melograno: acido ellagico nei cosmetici contro le macchie
In campo dermatologico, l’acido ellagico è in grado di migliorare la pigmentazione della pelle dopo esposizione a raggi UV. L’assunzione di 100 o 200mg/die di acido ellagico per 4 settimane ha dimostrato un aumento della melanina, della luminanza ovvero un’impressione soggettiva di miglior “luminosità della pelle”.
A livello cutaneo, l’utilizzo per via topica assieme ad arbutina è stato studiato per la riduzione del melasma. Un piccolo studio americano ha dimostrato una significativa riduzione della pigmentazione cutanea, sia che si utilizzasse acido ellagico di sintesi, sia estratto da pianta.
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Immagine interna: rapimento di Persefone da Parte di Ade, bassorilievo su sarcofago del terzo secolo, BC Archeological Museum in Ashkelon, Israele. Opachevsky Irina
Immagine interna: donna con melasma di LADO
Bibliografia: