La liquirizia: proprietà fitoterapiche e cosmetiche
La liquirizia: proprietà fitoterapiche e cosmetiche utili in estate e in inverno
La liquirizia è una pianta che sin dai tempi antichi trova applicazione come rimedio tradizionale per diverse patologie, nella produzione dolciaria, in campo erboristico e liquoristico. Dal punto di vista farmacologico presenta innumerevoli proprietà: antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche, antivirali, antiulcerose, antiemorragiche.
Inoltre, per la stagione estiva, in cui si possono verificare facilmente cali pressori a causa della dilatazione dei vasi sanguigni provocata dal caldo, questa pianta sicuramente rappresenta una valida alleata per ottenere un innalzamento della pressione sanguigna.
Anche in inverno questa pianta possiede importanti proprietà: esperimenti farmacologici hanno dimostrato che diversi estratti e composti puri di questa specie esibiscono un’ampia gamma di proprietà biologiche, comprese attività antibatteriche, antinfiammatorie, antivirali, antiossidanti e antidiabetiche.
Oggi se ne sta affermando l’uso anche in cosmetica come potenziale toccasana per la bellezza della pelle. In effetti, il suo effetto schiarente delle macchie ne permette l’applicazione nel caso di disturbi della pigmentazione cutanea, nonché per prevenire il fotoinvecchiamento indotto dai raggi UV, dai quali è necessario proteggersi con attenzione.
Botanica della liquirizia
Glycyrrhiza (Liquirizia) è un genere che comprende diverse piante medicinali tradizionali appartenenti alla famiglia delle Fabaceae (Leguminose) e presenti in varie parti del mondo. Il nome “Glycyrrhiza Glabra” deriva dalle parole greche glukos e rhiza che significano “radice dolce”; il termine glabra si riferisce al fatto che la pianta è liscia e priva di peli.
La Glycyrrhiza è una pianta erbacea perenne nativa delle regioni del Mediterraneo, Russia meridionale, Asia Minore e parti dell’Iran, resistente al gelo, che può raggiungere un’altezza massima di 2 metri, dalle cui radici si ottiene un estratto comunemente noto come liquirizia. La radice, lunga e legnosa, rappresenta la parte più caratteristica della pianta. Cresce spontanea lungo le coste in terreni sabbiosi, calcarei e/o argillosi, sempre aridi e nelle steppe orientali. In Italia è presente solo in alcune regioni del centro-sud: è assai diffusa in Calabria dove cresce particolarmente abbondante e rigogliosa, rappresentando un’importante realtà produttiva della costa ionica; ma si trova anche in Sicilia, nelle Marche e in Abbruzzo.
Composizione Chimica degli estratti di liquirizia
Dal punto di vista chimico la liquirizia è ricca di polifenoli, i principali appartengono alla classe dei flavonoidi. Tra questi, i più rappresentativi sono l’isoflavone glabridina; saponine isolate dalle radici come l’acido glicirrizinico (noto anche come acido glicirrizico) o il suo sale glicirrizina, glucoside saponinico triterpenoide, che rappresenta il principio attivo più importante di questa pianta, responsabile anche della sua dolcezza, infatti, il suo potere dolcificante è 50 volte superiore rispetto a quello del saccarosio.
Questa pianta contiene diversi fitocomposti, come la glicirrizina, l’acido 18β-glicirretico, la glabrina A e B e gli isoflavoni, che hanno dimostrato diverse attività farmacologiche.
Attività biologiche della liquirizia
Studi farmacologici hanno confermato che le specie di Glycyrrhiza presentano numerose e importanti attività biologiche.
È stato dimostrato che i flavonoidi della liquirizia sono dotati di un notevole potere antiossidante in quanto sono capaci di inibire reazioni di ossidazione radicalica; possiedono azione antinfiammatoria in virtù della quale può essere utilizzata per la cicatrizzazione delle ulcere cutanee; inoltre, l’estratto delle radici possiede una notevole azione nel prevenire la gastrite e l’ulcera gastrica per un duplice effetto: un aumento della secrezione da parte delle cellule mucipare della parete gastrica ed un’attività diretta sulla mucosa infiammata e/o ulcerata; l’estratto delle radici di G. glabra mostra anche una notevole attività antibatterica ma anche antivirale: la glicirrizina in particolare inibisce la crescita di molti virus a DNA e RNA come herpes zoster e HIV. L’estratto di G. glabra riesce a ristabilire la normale concentrazione di glucosio nel flusso ematico dimostrando attività anti-iperglicemica in soggetti diabetici.
I composti della liquirizia presentano anche attività antitumorale, da studi condotti in casi di tumore al colon. La liquirizia, grazie alla glicirizzina in essa contenuta, ha anche un’azione ipertensiva che può essere utile da sfruttare in estate nei soggetti che presentano frequentemente cali di pressione sanguigna. Tale effetto si esplica in particolare a livello epatico e renale; pertanto, l’utilizzo è controindicato per chi soffre di ipertensione arteriosa, ipokaliemia e insufficienza renale.
Proprietà cosmetiche della liquirizia
Da studi recenti emergono anche le sue proprietà cosmetiche: antirughe, antiossidante, idratante, illuminante nei disturbi della pigmentazione cutanea. La liquirizia trova applicazione anche in hair-care per promuovere la crescita dei capelli, oltre che nella cura della forfora. Non ultimo, il suo potenziale anti-acne per la sua azione antibatterica. Importante la sua proprietà anti-fotoaging, infatti la radiazione ultravioletta (UV) è capace di provocare non pochi danni a livello cutaneo, che si sommano a quelli dell’invecchiamento biologico. Rilevante è sicuramente il fotoinvecchiamento, che consiste nella degradazione delle fibre collagene del tessuto connettivo. Il fotoinvecchiamento è una modificazione macroscopica e microscopica della pelle causata dalla persistente esposizione solare che si traduce in rughe profonde e diffuse, perdita di tono ed elasticità, pelle secca e ruvida, macchie solari, desquamazione, fino ai tumori della pelle.
I raggi UV-B sono i più pericolosi perché penetrano nella parte più profonda della pelle (derma) inducendo risposte fisiologiche legate allo stress ossidativo. Gli estratti antiossidanti da piante come la liquirizia sono coinvolti nella ridotta incidenza di fotocancerogenesi e fotoinvecchiamento e, per questo motivo, possono essere considerati fotoprotettivi della pelle. Infatti, l’estratto di liquirizia insieme ai suoi componenti, va ad inibire alcune cascate biochimiche attivate dalle specie radicaliche dell’ossigeno (ROS), stimolati dall’eccessiva e scorretta esposizione al sole; in questo modo è impedita la degradazione delle fibre collagene ed elastiche così da ottenere una pelle più compatta ed elastica.
Inoltre, l’attivazione dei ROS è responsabile anche di un’over-produzione di melanina in siti specifici della pelle che causa diversi disturbi cutanei quali macchie solari, cloasma, lentiggini e iperpigmentazione post-infiammatoria. Questo processo è inibito dai flavonoidi contenuti nella liquirizia, come la glabridina, che mostrano un’attività inibitoria della tirosinasi, enzima chiave della sintesi di melanina.
Da ciò ne consegue quindi un effetto schiarente/illuminante della cute che può essere sfruttato a scopo cosmetico.
Bibliografia
- Pastorino G, Cornara L, Soares S.S et al (2018) Liquorice (Glycyrrhiza glabra): A phytochemical and pharmacological review. Phytotherapy Research 32 (12): 2323-2339.
- Cerulli A, Masullo M, Montoro P, Piacente S. (2022) Licorice (Glycyrrhiza glabra, G. uralensis, and G. inflata) and Their Constituents as Active Cosmeceutical Ingredient. Cosmetics 9,7.
Se desideri approfondire le proprietà cosmetiche della liquirizia puoi trovare l’articolo esteso su Cosmetic Technology n. 4 del 2022