La fitoterapia: un alleato contro la stanchezza primaverile
La fitoterapia
L’inverno è al termine e finalmente andiamo incontro alla primavera.
Le giornate si allungano, le temperature aumentano…Tuttavia il cambio stagione porta con sé spossatezza, ansia e mancanza di concentrazione.
Se un livello moderato di stress è salutare perché ci mantiene attivi, dei livelli troppo intensi (stress cronico) hanno effetti negativi sulla nostra qualità di vita e di conseguenza sulla nostra salute.
Fortunatamente la natura viene in nostro soccorso tramite una scienza nota come fitoterapia. Ma prima di tutto, cos’è la fitoterapia?
La fitoterapia è una branca della medicina; la fitoterapia prevede l’impiego di piante o di medicinali a base di piante capaci di svolgere un’azione farmacologica.
La fitoterapia può aiutare per prevenire e anche curare differenti disturbi del corpo umano e la maggior parte dei nostri problemi quotidiani. Spesso, erroneamente, viene contrapposta ai rimedi “classici”, ossia si pensa che la chimica sia in conflitto con la natura. In realtà, c’è posto per tutti e due i trattamenti, i quali possono lavorare in sinergia nel piano terapeutico.
Alcune piante medicinali infatti permettono al nostro organismo di rispondere in maniera più efficiente allo stress; ci aiutano ossia migliorando la nostra capacità di adattamento: si tratta appunto delle piante adattogene.
In questo articolo faremo una panoramica delle piante con proprietà tonico-rivitalizzanti che trovano applicazione nella fatica fisica e mentale che può sopraggiungere in questo specifico periodo dell’anno.
Le piante utili in caso di stanchezza
Acerola
L’Acerola è un piccolo frutto rosso, simile d’aspetto ad una ciliegia. Si tratta di un piccolo arbusto che porta lo stesso nome e che si trova allo stato selvatico nelle foreste dell’America del Sud, dell’America centrale e della Giamaica. Pur non facendo propriamente parte degli adattogeni, essendo ricchissimo di vitamina C rappresenta un eccellente tonico ed anche uno stimolante delle difese immunitarie dell’organismo; è perfettamente indicato per curare la stanchezza persistente o passeggera; è utile anche per prevenire le infezioni invernali come l’influenza o affezioni quali rinite, otite, faringite, laringite, tracheite, bronchite… La vitamina C favorisce l’assorbimento intestinale del ferro ed ha di fatto un effetto antianemico, contrastando appunto i sintomi di spossatezza connessi all’anemia.
Ginseng
La radice di Ginseng è celebre tra i cinesi per le sue virtù tonificanti e afrodisiache. Il suo uso tradizionale, inizialmente riservato all’Imperatore e ai grandi signori feudali, risale all’antichità. Ha un’azione tonica generale sull’organismo: stimola il sistema immunitario, migliora le performance fisiche e intellettuali a qualsiasi età, migliora il processo di memorizzazione e i riflessi. Permette un migliore adattamento dell’organismo allo sforzo. Aiuta a diminiure la sensazione di stanchezza, i dolori muscolari e il tasso di acido lattico nel sangue così da aumentare l’utilizzo dell’ossigeno da parte dei muscoli. Per curare la fatica persistente, la radice di Ginseng può essere associata all’acerola.
Guaranà
Il Guaranà è un arbusto originario dell’Amazzonia, utilizzato per le sue virtù energizzanti e fortificanti; questi effetti sono essenzialmente dovuti alla presenza di un tasso particolarmente elevato di caffeina nei semi. Le proprietà stimolanti del Guaranà sono particolarmente interessanti per contrastare l’astenia fisica e intellettuale che accompagna spesso le cure dimagranti. Provocando una stimolazione generale dell’organismo, il Guaranà migliora lo spirito, ridà vitalità e sensazione di benessere agendo da cardiotonico; inoltre agisce anche da diuretico.
Goji
Il frutto di Goji è usato in medicina tradizionale cinese da migliaia di anni. Questo frutto, che assomiglia ad un piccolo pomodoro, è ricco in carotenoidi come il betacarotene, la luteina, il licopene, la zeaxantina e contiene le vitamine A, C, E, nonché diversi minerali come il potassio e il selenio. Importante è la sua intensa azione antiossidante che si esercita sia a livello dei nuclei cellulari impedendo delle mutazioni, sia a livello della pelle, degli occhi, delle arterie ecc. Ha pertanto un ruolo antiossidante, antimutageno, ipocolesterolemizzante e ipotensivo, contribuendo al benessere fisico generale.
Piante per la fatica intellettuale
Come anticipato, il Guaranà è tra le piante medicinali utile in caso di affaticamento e presenta anche un’azione stimolante delle funzioni cognitive, promuovendo l’attenzione e la memoria.
Eleuterococco
L’Eleuterococco è un piccolo arbusto spinoso dalle foglie palmate e dotate di un lungo peduncolo. Le proprietà adattogene della pianta sono attribuite alla radice: numerosi studi scientifici hanno evidenziato che si comporta come un eccezionale rivitalizzante, in grado sia di accrescere la resistenza corporea da stress ambientale, sia di stimolare il sistema nervoso producendo un aumento della concentrazione intellettuale. Ha anche proprietà immunostimolanti, infatti, provoca l’aumento della quantità dei linfociti; inoltre diminuisce l’indice di colesterolo.
Pappa Reale
Le api operaie secernono una pappa dai riflessi madreperla di cui si nutre esclusivamente l’ape regina da quando è ancora in stato larvale. Questa sostanza fu chiamata Pappa Reale o “latte delle api”. Essa è dotata di un vero e proprio concentrato nutritivo ed energetico, ricco di vitamine del gruppo B, vitamina C ed E, contiene anche minerali e oligoelementi (ferro, rame, potassio, fosforo…) così come amminoacidi e acidi grassi essenziali. La Pappa Reale ridà tono, stimola le difese naturali, aumenta la resistenza dell’organismo alla fatica, allo sforzo e alle condizioni estreme, come il freddo. In virtù di queste proprietà adattogene, può essere consumata sia dai bambini, dagli adulti che dalle persone anziane nei casi di stanchezza fisica o intellettuale, di difficoltà di concentrazione, di depressione o per aiutare la convalescenza. La Pappa Reale è ancora più efficace in associazione con il Ginseng o l’Acerola.
Rodiola Rosea
La Rodiola è diffusa nelle regioni montagnose d’Europa e nell’Asia. La radice è la parte che possiede proprietà adattogene, quindi consente più facilmente l’adattamento a situazioni emozionali stressanti permettendo di mantenere migliori performance cognitive malgrado la stanchezza e lo stress, nonché un netto miglioramento della forma fisica. È la pianta consigliata per gli studenti nei periodi d’esame; inoltre, può aiutare a ritrovare la calma e ad eliminare le tensioni interiori nei momenti angoscianti della vita.
Ginko Biloba
Il Gingko Biloba è l’albero sacro dell’Oriente. È un albero di taglia grande, decisamente longevo, infatti è l’ultimo simbolo della più vecchia specie di albero al mondo (più di 200 milioni di anni). Le proprietà medicinali sono legate alle sue foglie. Tra i suoi principi attivi si trovano i flavonoidi e più in particolare i lattoni specifici del Ginkgo: i ginkgosidi e il bilobalide. Si è rivelato efficace per alleviare i problemi di circolazione attraverso la dilatazione di arterie, vene e capillari. Il risultato è un aumento della microcircolazione e la diminuzione della viscosità del sangue, prevenendo così la formazione di coaguli. Per queste ragioni, il Ginkgo occupa un posto preponderante nel campo dei trattamenti delle malattie del sistema cardio-vascolare. Alla luce di ciò, diversi studi hanno dimostrato un effetto significativo sulla memoria e sulle facoltà di apprendimento, grazie proprio all’aumentata circolazione a livello cerebrale e, di conseguenza, all’apporto di ossigeno e di elementi nutritivi essenziali. È pertanto particolarmente raccomandato per curare i disturbi della memoria e dell’alterazione delle funzioni cognitive legate all’invecchiamento.