La dieta della Longevità: intervista alla fondazione Valter Longo Onlus
La Dieta della Longevità del Professor Valter Longo per vivere sani e a lungo
Ha suscitato grande attenzione la pubblicazione del libro “La dieta della longevità” da parte del Professor Valter Longo nel 2016.
Nel testo viene delineato il regime alimentare ideale per assicurare una vita lunga e sana.
Valter Longo, uno dei massimi esperti internazionali riguardo gli studi sull’invecchiamento, dimostra come il cibo sia uno degli alleati indispensabili per vivere sani e a lungo e soprattutto per ridurre il rischio di incorrere nelle malattie legate all’invecchiamento.
Chi è Valter Longo?
Biochimico di formazione, classe ’67, è riconosciuto a livello internazionale come uno dei leader nel campo degli studi sull’invecchiamento e le malattie ad esso collegate, con pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche: Nature, Science e Cell.
La sua storia in campo scientifico nasce in America, California, dove diventa direttore, nonché professore ordinario di Gerontologia e Scienze Biologiche dell’Istituto di Longevità nella School of Gerontology presso la University of Southern California a Los Angeles.
Nel 2018, Valter Longo, lo scienziato della longevità, è stato inserito dal Time Magazine nella lista dei 50 personaggi più influenti nell’ambito della salute.
I risultati della ricerca del Professor Valter Longo per vivere sani e a lungo
Gli studi del Professor Longo partono dalla ricerca riguardo alle popolazioni più longeve al mondo.
Anche National Geographic ha pubblicato di recente un articolo sull’alimentazione di lunga vita (NatGeo genn 2020 p.68-85) che identifica le aree geografiche con la maggior densità di ultracentenari: isola di Okinawa in Giappone, alcune località dell’Ogliastra in provincia di Nuoro in Sardegna, Loma Linda in California e molte altre aree.
Le ricerche del Professor Longo sono focalizzate sull’analisi di diversi meccanismi genetici che predispongono all’invecchiamento e all’individuazione di strategie terapeutiche che possano rallentare e contrastare l’insorgenza di importanti patologie legate all’età.
Il suo laboratorio ha inoltre dimostrato che brevi periodi di restrizione calorica sono in grado di proteggere le cellule e i tessuti sani dalla tossicità dei chemioterapici e di sensibilizzare le cellule maligne alle terapie antitumorali. In studi clinici randomizzati, il laboratorio del Professor Longo ha recentemente dimostrato come un intervento dietetico che mima gli effetti del digiuno (Dieta Mima Digiuno, DMD) della durata di cinque giorni migliora i livelli di molti fattori di rischio e di marcatori associati all’invecchiamento e alle malattie correlate all’avanzare dell’età. I suoi studi più recenti riguardano l’uso di interventi periodici di DMD per attivare la rigenerazione cellulare e il conseguente ringiovanimento di vari sistemi incluso quello immunitario.
Nasce in Italia la Fondazione Valter Longo Onlus
Come descrive il responsabile scientifico della fondazione, dott.ssa Romina Inès Cervigni, la Fondazione Valter Longo Onlus è un’organizzazione non profit nata per volontà del Professor Valter Longo con l’obiettivo di ottimizzare una longevità sana, promuovendo uno stile di vita salutare e abitudini alimentari che possano rallentare e contrastare l’insorgenza di importanti patologie correlate all’avanzare dell’età o non trasmissibili tra le quali tumori, diabete, obesità, malattie cardiovascolari, autoimmuni, come il Morbo di Crohn e la sclerosi multipla, e patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Parte dei casi riconducibili a queste malattie, quali ad esempio il diabete, diverse tipologie tumorali e le malattie cardiovascolari, potrebbe essere agevolmente contrastata, sulla base di studi scientifici accurati e riconosciuti, attraverso utili e fondamentali modifiche alla nutrizione e allo stile di vita, focalizzate sulla longevità sana e attinenti al raggiungimento o al mantenimento di un peso adeguato.
Un esauriente chiarimento ci è fornito dal dottor Antonluca Matarazzo, direttore generale della Fondazione Valter Longo Onlus, avvocato e manager con pluriennale esperienza internazionale nella gestione e nello sviluppo aziendale:
“Sulla base delle risultanze scientifiche dell’Istituto Superiore della Sanità è noto, conclamato e provato quanto lo stile di vita e le scelte alimentari corrette possano agire in modo incisivo sulla possibilità di provocare l’insorgenza di malattie o evitarne lo sviluppo. Ci sono oramai decenni di studi sugli elementi che determinano la salute, le malattie e l’invecchiamento, in particolare è risaputo che gli amminoacidi (proteine) e gli zuccheri attivano i meccanismi cellulari responsabili dell’invecchiamento. Pertanto, un eccesso nel consumo di zuccheri e proteine a lungo, accelera l’invecchiamento.
Dunque, intervenire direttamente sull’invecchiamento nel corso del tempo, potrebbe essere una formula preventiva di molte patologie e fragilità generale più efficace rispetto a quella attuata ora di curare ogni singola malattia al momento del suo apparire. In sostanza, si tratta di intervenire in modo preventivo su determinati fattori di rischio acceleratori dell’invecchiamento, come regime alimentare ed esercizio fisico, per portare a un miglioramento generale della salute degli individui, agevolando una sana longevità e un allungamento della vita, e con la conseguente riduzione delle morti derivanti dalla più comuni e diffuse patologie, come malattie cardiovascolari e tumori.
La missione fondamentale diventa quella di poter consentire a tutti i cittadini di condurre una vita in salute, attiva e indipendente, pur invecchiando in maniera sana. Pertanto, la Fondazione dedica quotidianamente i propri sforzi sia dal punto di vista preventivo che terapeutico per raggiungere questo obiettivo, attraverso:
- la sensibilizzazione e l’educazione del pubblico di tutte le età sui temi connessi alla nutrizione e a uno stile di vita corretto e salutare basandosi su dati scientifici. Tale attività è rivolta nei confronti innanzitutto dei bambini, ad esempio con le presentazioni della Fondazione nelle scuole, loro educatori, insegnanti, genitori e delle persone di tutte le età, perché il peso in eccesso e una vita non bilanciata e corretta compromettono la buona salute di tutte le generazioni e, in particolare, espongono i più giovani a rischi di malattia sia durante l’infanzia e l’adolescenza che in età adulta
- assistenza e consulenza sanitaria in ambito nutrizionale, sulla base di dati scientifici certi, al fine di curare, prevenire o supportare le persone affette da diverse tipologie patologiche che vivono in una particolare condizione di emergenza o di disagio psichico, fisico ed economico e al fine di offrire una guida a tutti coloro che desiderano perseguire una longevità sana. Attraverso visite personalizzate, programmi di educazione alimentare e divulgazione scientifica mirata, si possono compiere passi avanti e forti progressi nell’ambito dei metodi di prevenzione e delle terapie riguardanti le malattie croniche legate all’età. I nutrizionisti della Fondazione lavorano insieme a medici generici, specialisti, pediatri, operatori sanitari per cambiare la vita a tutti e, in particolare, a quella porzione della popolazione più a rischio o già malata. Ciò, da un lato, aiuta i pazienti ad adottare un regime alimentare consapevole e, in generale, il pubblico a vivere meglio e più a lungo e d’altro canto farebbe anche risparmiare i costi derivanti dalla spesa sanitaria riducendo i casi di malattie evitabili attraverso graduali e costanti cambiamenti nelle abitudini alimentari e di esercizio fisico delle persone. “
Il Regime alimentare promosso dalla Fondazione Valter Longo Onlus
- Dieta pescetariana: prediligere gli alimenti di origine vegetale e il pesce max. 2-3 volte a settimana, evitando quello con alto contenuto di mercurio. Dopo i 65- 70 anni introdurre più pesce, frutta e qualche alimento di origine animale come latticini e uova per prevenire il dimagrimento e la perdita di massa muscolare.
- Proteine poche ma sufficienti: consumare 0,7/0,8 g di proteine al giorno per chilo corporeo. Dopo i 65-70 anni è opportuno incrementarle come indicato al punto 1.
- Ridurre al massimo i grassi cattivi e gli zuccheri e massimizzare i grassi buoni e i carboidrati complessi: avere una dieta ricca di grassi insaturi buoni (olio d’oliva, frutta a guscio, pesce) e di carboidrati complessi come quelli che si trovano nei cereali integrali, nei legumi e nelle verdure. Inoltre, va ricordato che la frutta è una fonte di zuccheri semplici.
- Assicurarsi i nutrienti: variare il più possibile le fonti in modo che la dieta apporti, in quantità adeguate, proteine, acidi grassi essenziali (omega-3, omega-6), minerali, vitamine e anche zuccheri, che nella giusta misura sono necessari per le cellule.
- Mangiare alla tavola dei propri antenati: l’ideale è scegliere i cibi che erano presenti sulle tavole dei nonni e bisnonni.
- Fare 2 pasti al giorno più 1 spuntino: questa indicazione è per i soggetti che devono perdere peso. In persone normopeso e con circonferenza addominale non è elevata è possibile fare 3 pasti e uno spuntino.
- Ridurre l’arco temporale dei pasti: cercare di limitare l’arco temporale in cui si consumano i pasti a 12 ore al giorno. Se, per esempio, si finisce di cenare alle 20.00 la colazione andrebbe consumata dalle 8.00 in poi.
- Diete Mima-Digiuno prolungate o periodiche, previa valutazione e supervisione del proprio medico curante.
- Quella della Longevità non è soltanto una dieta ma uno stile di vita.
- Mantenere un peso ed una circonferenza addominale idonei: idealmente meno di 90 cm per gli uomini e meno di 75 cm per le donne.
Anche l’attività fisica è importante
- Camminare a passo veloce un’ora al giorno.
- Evitare scale mobili e ascensori anche se i piani di scale sono molti.
- Nel weekend cercare di camminare recandosi in luoghi lontani (evitando le zone inquinate).
- Fare esercizio moderato per 150-300 minuti la settimana, con una punta di esercizio intenso.
- Fare esercizi, con i pesi o senza, per rafforzare i muscoli (combinandoli con pasti che contengano 30 grammi di proteine dopo gli esercizi con i pesi).
Cos’è la dieta mima digiuno
La Dieta Mima-Digiuno è studiata perché un individuo si nutra per cinque giorni senza che il suo corpo riconosca il cibo; è un modo per ingannare l’”organismo”, subire meno la fame e ridurre gli effetti collaterali di un digiuno prolungato. L’organismo, ritrovandosi in una condizione di restrizione calorica pilotata, si comporta come se stesse digiunando e dà inizio ad un processo di rinnovamento cellulare, col quale elimina cellule vecchie o rovinate e le sostituisce con cellule nuove e sane.
La Dieta Mima-Digiuno è il frutto di una lunga e accurata ricerca di base e clinica condotta presso il USC Longevity Institute diretto dal Professor Valter Longo. Il USC Longevity Institute si affida alla ricerca interdisciplinare per promuovere la longevità.
La metodica esatta sarà descritta in un articolo dedicato in seguito.
In conclusione
Numerosi studi convergono verso un’alimentazione tendenzialmente vegetariana con un piccolo apporto di proteine del pesce. Uno dei pilastri in letteratura scientifica riguardo il vegetarianesimo è The China Study di Colin Campbell, un medico che nel 2005 con questa pubblicazione negli USA si è inimicato l’industria alimentare degli alimenti raffinati e delle filiere della produzione di prodotti animali.
Numerosi studi di rilievo, citiamo gli italiani: l’AIRC, la fondazione Veronesi, gli studi dello IEO e dell’Humanitas confermano che la salute è correlata all’alimentazione e la riduzione dell’introduzione delle proteine, specie animali. Il Professor Longo compie un passo avanti rispetto agli studi che trattano l’argomento dal punto di vista salutistico-alimentare in quanto indaga le ripercussioni della dieta, non soltanto riguardo i tumori, ma anche in merito alla riduzione dei fattori di rischio per l’insorgenza di alcune grandi patologie del nostro tempo: diabete, malattie cardiovascolari, patologie degenerative e malattie autoimmuni.
Personalmente concordo col Professor Longo quando afferma che è importante conoscere per capire a chi dar credito. Seguo in maniera non proprio fedelissima, ma piccoli sgarri sono previsti, i dettami alimentari descritti sopra e da quando ho ridotto le proteine non solo non ho subito perdita di massa muscolare, ma il mio organismo ne trae gran beneficio, lo percepisco sulla sensazione di benessere generale, sull’aumentata reattività, sul piano ormonale e ne riscontro il ringiovanimento cutaneo.
Ringrazio il dott. Matarazzo, direttore generale della Onlus e la dott.ssa Cervigni, responsabile scientifico per la grande disponibilità. Vi auguro una buona visione della nostra intervista!
Fonti:
Valter Longo, La dieta della longevità, 2016
Valter Longo, Alla tavola della Longevità, 2017
Valter Longo, La longevità inizia da bambini, 2019
https://valterlongo.com/la-biografia/?lang=it
National Geographic: vol. 45, n.1 Gennaio 2020 Il cibo di lunga vita, p.68-85