Insonnia e ansia: rimedi naturali erboristici
L’ansia e l’insonnia sono due flagelli dei tempi moderni, condizionano le giornate e le prestazioni fisiche e mentali. Scopri con noi quali sono i rimedi erboristici contro ansia ed insonnia!
Piante narcotiche e rimedi erboristici per ansia ed insonnia
Alcune piante medicinali sono neurosedative, contengono cioè sostanze che agiscono sul sistema nervoso e possono essere utili rimedi erboristici contro ansia ed insonnia.
Si possono distinguere quattro categorie:
1. Depressori del sistema nervoso
A questa categoria appartengono:
- Valeriana Officinalis (sedativo ipnotico utilizzato per insonnia, nervosismo, convulsioni, cefalea e spasmi gastrici)
- Passiflora Incarnata (sedativa, utilizzata nelle turbe del sonno e ansia)
- Lavandula Angustifolia (stati neurotonici adulti e bambini, flatulenza e disappetenza)
- Humulius Luppulus (stati di ipereccitabilità, insonnia, stati di tensione e dispepsie)
- Anthemis nobilis o camomilla romana (antispasmodico utilizzato in caso di dismenorrea, per uso esterno per le congiuntiviti)
- Matricaria camomilla o camomilla comune (difficoltà digestive, cefalea, insonnia, dismenorrea, turbe della menopausa, eczemi)
- Hyosciamus Niger (giusquiamo nero che appartiene anche alla famiglia delle velenose, spasmolitico, sedativo, analgesico e narcotico)
2. Antispasmodici
Agiscono sulle fibre muscolari lisce diminuendone l’eccitabilità.
Le droghe conosciute come antispasmodici sono:
- Atropa Belladonna, pianta velenosa utilizzata come antispastico e anticolinergico
- Conium maculato (Cicuta velenosa descritta in seguito)
- Melissa officinalis (manifestazioni dolorose di origine nervosa come cefalea, spasmi gastrointestinali, palpitazioni, vomito e insonnia, indicato in particolare per la somatizzazione gastrointestinale)
La coniina, principale alcaloide della cicuta, penetra anche attraverso la pelle e le mucose, ne è vietato l’uso cosmetico. Inoltre la medicina ne ha abbandonato da tempo l’uso pertanto non figura in alcuna farmacopea. Usato solo in omeopatia.
3. Ipnotici
Gli ipnotici sedano leggermente l’eretismo nervoso (facile irritabilità, reazione eccessiva) e favoriscono il sonno.
I più attivi ipnotici sono quelli di sintesi, spesso tossici che danno assuefazione e dipendenza.
Oltre a quelle già citate (valeriana, passiflora e melissa) vi sono:
- Crataegus Oxyacantha o biancospino (utilizzato in caso di aritmie, ipertensione arteriosa, palpitazioni, insonnia e stati ansiosi)
- Papaver rhoeas detto papavero o rosolaccio (insonnia, calmante e analgesico)
4. Analgesici
Il papavero da oppio (papaver somniferum) è la principale pianta ad effetto analgesico.
la droga estratta dal lattice prodotto dalla capsula incisa ha forte azione sedativa del dolore.
La produzione è strettamente regolamentata. I principi attivi (morfina, codeina, papaverina, tebaina, laudanina….) sono alcaloidi con funzione analgesica, soporifera e narcotica.
L’alcaloide presente in maggior quantità è la morfina, che agisce sui recettori presenti a livello del sistema nervoso centrale. La morfina deprime la percezione nocicettiva ( la percezione nocicettiva è il processo sensoriale che rileva segnali e sensazione di dolore dando luogo a risposte motorie riflesse o automatiche con lo scopo di limitare il danno. In sostanza un meccanismo di protezione.) La morfina deprime altresì i centri respiratori bulbari, il centro della tosse e diminuisce l’attività ipofisaria.
Dà dipendenza sia fisica che psichica.
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Immagine anteprima: Di Foxys Forest Manufacture
Immagine interna dei papaveri: Di Lukas Puchrik