ATP energia vitale
Argomento: energia del corpo umano
“L’amor che move il sole e l’altre stelle” Dante Alighieri, Paradiso, XXXIII, v. 145
Nell’argomento che state per leggere potremmo tradurre la citazione dantesca come: l’ energia che move il cuore e l’altre masse, F. Mingirulli.
Mi sento molto energico. Mi sento poco energico. Ma tutta questa energia da dove arriva?
Partiamo dalla storia della vita sulla terra
La vita sulla terra si è evoluta grazie all’energia. L’energia si consuma, si trasforma.
Nella storia dell’evoluzione gli organismi che non sono riusciti ad evolversi, avevano un sistema inefficiente di gestione dell’energia.
Parlando di muscoli scheletrici umani, possiamo dire che il muscolo è una macchina che funziona a reazioni chimiche.
Il carburante utilizzato dalla macchina uomo si chiama ATP. Nello specifico adenosintrifosfato.
Cercherò di affrontare questo argomento in maniera molto leggera, con un po’ di immaginazione, per capire meglio come si crea l’energia di cui abbiamo bisogno.
L’ATP viene continuamente bruciato e costantemente risintetizzato per permettere al corpo di sopravvivere.
Ma l’ATP, presente nelle cellule, permetterebbe uno sforzo di pochissimi secondi.
Quindi come si fa ad avere del nuovo ATP?
Lo si ottiene attivando sistemi energetici che producono appositamente nuovo ATP, dunque nuova energia, fornita in base all’intensità e alla durata dello sforzo richiesto.
L’intensità e la durata sono due parametri opposti, perchè uno sforzo molto intenso non può essere di lunga durata.
Immaginate un velocista di 100 metri che percorre in media questa distanza in 10 secondi, potrebbe essere in grado di tenere la stessa velocità per km e km? Certamente no.
Quali sistemi usa il corpo per produrre nuovo ATP?
I sistemi attraverso i quali il corpo produce nuovo ATP sono:
il sistema anaerobico alattacido, il sistema anaerobico lattacido, il sistema aerobico lattacido, il sistema aerobico.
Faccio una premessa per capire meglio questi sistemi di produzione energetica.
Il corpo umano non è una scatola con all’interno altre scatole a compartimenti stagni;
di conseguenza non agisce attraverso un sistema per escluderne un altro, ma come un insieme funzionale che lavora attraverso questi tre sistemi in parallelo, in base allo sforzo e alla durata dello stesso.
Per capire ancora meglio questi tre sistemi energetici, potremmo usare l’immaginazione e pensare a:
- sistema anaerobico alattacido come ad un potente centometrista;
- sistema anaerobico lattacido come ad un corridore di 400/800 metri;
- sistema aerobico come ad un maratoneta.
Sistema anaerobico alattacido
Il primo sistema, quello anaerobico alattacido utilizza come carburante la fosfoctratina ( CP).
Con questo tipo di sforzo non c’è presenza di ossigeno e non c’è formazione di acido lattico.
Questo sistema viene utilizzato quando c’è bisogno di un immediata erogazione di energia per un lavoro intensissimo ma breve. Come l’esempio del corridore dei 100 metri.
Sistema anaerobico lattacido
Il secondo sistema, l ‘anaerobico lattacido, si differenzia del primo in quanto c’è produzione di acido lattico, prevede un’ alta erogazione di energia per una durata media , dai 20 secondi ai 2 minuti. In questo caso il carburante è il glicogeno.
Abbiamo già parlato nell’articolo precedente che il glicogeno è uno zucchero che viene stoccato all’interno dei muscoli, del fegato e in piccola parte nei reni.
L’acido lattico prodotto, come avrete sicuramente notato durante i vostri allenamenti, è sì fastidioso, ma vi svelo un segreto…
È un sistema di sicurezza e ricrea nuova energia, nuovo ATP, ma induce l’individuo a fermarsi, onde evitare guai in termini di affaticamento e lesioni muscolari.
Infatti, quando sopraggiunge l’acido lattico, siamo costretti a fermarci.
Quindi, a volte, quello che sembra un fastidio, ci preserva da danni che potrebbero sopraggiungere immediati e in più, attraverso sistemi chimici, produce nuovo ATP (ciclo di Cori).
Sistema aerobico
Il sistema aerobico, quindi con presenza di ossigeno, è utilizzato per tutte le attività ad intensità bassa.
Infatti se immaginassimo di eseguire una camminata, saremmo, quasi tutti, in grado di protrarla per ore e ore se volessimo, proprio perché l’intensità risulterebbe bassa con una scarsa produzione di acido lattico.
Questo sistema prevede l’utilizzo dei grassi di deposito, in maniera maggiore.
Visto che rispetto ai carboidrati, i grassi hanno un rapporto sfavorevole tra idrogeno e ossigeno , questo spiega l’esigenza di attingere ossigeno dall’esterno per poterli metabolizzare.
Anche il glicogeno e le proteine forniscono energia in questo sistema, ma in percentuali molto basse.
In conclusione
Volutamente non mi sono soffermato nello specifico, acquisendo tutte le informazioni da testi scientifici, parlando del ciclo di Cori, di come viene degradato l ATP o del ciclo di KREBS e dei mitocondri.
Quello che intendo sottolineare è che ogni stimolo allenante, in base all’intensità e al tempo richiesto dallo stesso, utilizza maggiormente un sistema energetico piuttosto che un altro per ricreare nuovamente la nostra molecola energetica vitale, la sopracitata ATP, che potremmo paragonare ad una moneta di scambio, la moneta che costantemente, ogni istante della nostra esistenza, ci permette di acquistare la vita.
Fabio Mingirulli il personal trainer a casa tua
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