Gioco di addizioni e sottrazioni in colonna per bambini
Quante volte abbiamo visto bambini commettere l’errore, durante un’addizione o sottrazione in colonna, “dimenticarsi” il riporto o il cambio? E quante volte, invece, li vediamo scriverlo, ma senza poi tenerne conto in fase di calcolo?
Questi errori sono molto comuni nei bambini e spesso, anche a fronte di diverse spiegazioni, l’omissione continua a ripresentarsi, inficiando conseguentemente i calcoli.
Oggi, dunque, vi proponiamo un pratico strumento che permetterà ai bambini di “ricordarsi” del riporto o del cambio.
Cosa occorre?
- Contenitore delle uova di plastica (da 6 o più grande);
- Tappi (di plastica o alluminio);
- Foglio A4 bianco.
- Pennarello nero, rosso e blu.
- Nastro adesivo (se possibile, trasparente)
- Forbici
Preparazione
Prendiamo il foglio bianco A4 e ritagliamo dei quadratini di carta: ne serviranno almeno 22 se vogliamo operare addizioni e sottrazioni con decine e unità.
Scriviamo su ogni quadratino un numero da 0 a 9, sia in rosso (le decine) sia in blu (le unità).
Sui due quadratini rimasti scriviamo con il pennarello nero il “+” e il “-“.
(vedi figura 1).
Ora, aiutandosi con il nastro adesivo, incollare ogni numero e simbolo su un diverso tappo (vedi figura 2).
A questo punto, siamo pronti per iniziare!
Come fare le addizioni
Supponiamo che ci si trovi di fronte all’operazione “65+27”; innanzitutto dovremo incolonnare correttamente all’interno dello strumento (vedi figura 3).[1]
[1] Si ricorda che nelle operazioni in colonna non va inserito il simbolo “=” poiché già rappresentato dalla linea orizzontale che separa i numeri dell’operazione dal risultato.
Eseguiamo l’operazione: sommando 5 e 7 avremo come risultato 12; dunque, nell’ultima riga inseriremo il tappo col numero 2 (nella colonna delle unità) e andremo a posizionare il riporto (ovvero 1) nella prima riga sopra la cifra 6 (vedi figura 4).
A questo punto non resta che calcolare le decine comprensive di riporto, e inserire il tappo col risultato corrispondente nell’ultima riga, cioè 9. Avremo quindi come risultato “92” (vedi figura 5).
Come fare le sottrazioni
Supponiamo che ci si trovi di fronte all’operazione “65+27”; incolonniamo correttamente all’interno dello strumento (vedi figura 6).
A questo punto iniziamo il calcolo: dato che “3-6 non si può fare”, eseguiamo il cambio; sostituiamo il numero 4 nelle decine del minuendo con il numero 3 (dato che quest’ultimo ha appena prestato una decina) e successivamente inseriamo un tappo con il numero 1 sopra le unità del minuendo (vedi figura 7).
Ora possiamo calcolare e fare “13-6” che dà come risultato 7; inseriamo dunque il numero 7 nell’ultima riga in basso e calcoliamo il risultato di “3-2”, ovvero 1, andando poi a mettere il tappo corrispondente (vedi figura 8). Avremo quindi il risultato corrispondente al numero “17”.
Varianti di gioco
Per operare con i numeri oltre il 99 è possibile utilizzare un contenitore di plastica delle uova più grande, in modo che ci siano più colonne; è, infatti, possibile aggiungere anche le centinaia, utilizzando il colore verde per scrivere i numeri.
Sempre in quest’ottica, per aiutare i bambini nell’incolonnamento, è possibile predisporre dei tappi con le sigle delle centinaia (h), delle decine (da) e delle unità (u), utilizzando i colori corrispondenti (verde, rosso e blu).
Considerazioni
Questo strumento risulta molto utile per diverse ragioni: prima di tutto è veloce da strutturare e utilizza materiali poveri e di riciclo; inoltre è uno strumento molto pratico, dato che occupa poco spazio ed è facilmente richiudibile una volta concluso il suo utilizzo.
Non solo, questo gioco sviluppa implicitamente alcuni aspetti della motricità fine, quali afferrare, infilare e sfilare e porta “nel concreto” l’operazione rispetto a quella scritta; questo per i bambini è fondamentale poiché, come affermava la Montessori: “Mentre la mano fa, il cervello apprende”.
Ancora, rispetto all’operazione svolta sul quaderno, ingrandisce sia lo spazio di lavoro, sia i simboli e numeri; questo aiuta i bambini ad avere più controllo sul calcolo e conseguentemente a non dimenticarsi qualche passaggio.
Grazie a questo strumento il meccanismo dell’operazione si trasforma in un gioco, altro strumento cardine che i bambini usano per apprendere, risultando utilissimo per i bambini con BES, soprattutto con DSA[1] come strumento compensativo.[2]
[1] La sigla “BES” (Bisogni Educativi Speciali) fa riferimento alla circolare del MIUR del 2012; è una categoria “ad ombrello” che racchiude al suo interno sia i bambini con disabilità, sia i bambini con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), quali dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia.
[2] Gli strumenti compensativi e dispensativi sono metodologie che obbligatoriamente l’insegnante deve adottare in classe con bambini con BES; tali misure sono stabilite nel PEI (Piano Educativo Individualizzato), strumento stilato nel caso di una disabilità, o nel PDP (Piano Didattico Individualizzato) e concordate con la famiglia.